La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 43
blica immortale (0. Ultimamente il Carrarese rimise la decisione nelle mani dell'ammiraglio. Allora si chiamarono dentro i deputati; a'quali Pietro Doria disse, che la repubblica di Genova e i suoi collegati non darebbon la pace a Venezia, se non mettessero prima le briglie a que'cavalli sfrenati che stavano sopra la piazza del suo evangelista san Marco. I miei fratelli Genovesi, ei soggiunse, che avete condotti con voi forse per donarmeli, io non li voglio, rimenateli indietro. Perciocché di qui a pochi giorni verrò io stesso a torli dalle vostre prigioni.
Quest'arrogante risposta ha per autore Daniele Chinazzo nato in Trivigi, e abitante in Venezia. Andrea Gatari cittadin padovano e i più. de'moderni l'hanno copiata. Ma gli annali veneti non la riferiscono, e al signore di Padova con piccole variazioni l'ascrivono due storici (2*, i quali benché non coetanei, erano pure, come senatori veneziani, attissimi a indagare, e impegnatissimi a scrivere la verità (3).
Comunque ciò fosse, l'ammiraglio genovese e Francesco Carrara si espressero in modo da non lasciare speranza; ei deputati afflitti quant'ognun può pensare, recarono quest'amara relazione alla loro città.La quale non avendo ancora inghiottito tutto il calice delle umiliazioni, volle inviare un altra deputazione al re Lodovico, che mosso da
(1) Così scrivevamo avanti il 1797.
Ahi! nuli'altro che pianto al mondo dura!
(2) Paolo Morosini dell' hist. di Venet. lib. XIX. 239. — Andrea Naugeriocol. 1061.
(3) Vedi la nota k.
Sbrra, T. II. 28
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