La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDOGì
le tregue e le paci del regno di Francia. Dall'altra parte i Genovesi si obbligavano a dare nelle mani del re, mediante i castellani oltramontani da lui nominati e nominandi, otto delle principali fortezze, a mantenerlo, sostenerlo e difenderlo nella possessione e ne'diritti col presente atto ceduti; a tenere e trattare, ogni qualvolta che l'ordinerebbe, come nemici tutti i suoi ni-mici, a far loro guerra sì di terra come di mare, a spesa del regio tesoro; finalmente a rispettare e provvisionare il regio governatore ne'modi consueti verso i dogi.
Sottoscrissero e giurarono questa convenzione l'illustre doge, il venerabile Consiglio de'signori anziani in numero di diciotto, gli otto uficiali di il? .1? •1iiruna parte; djil-
Francesco di Cliassenaye e Yinay regio ciamber-lano, l'egregio dottor di leggi signor Sifredo Tholone, e l'onorevole uomo Arnolfo Boucber tesoriere, lutti ambasciadori del serenissimo re di Francia. Andonne la nuova a Carlo VI mentre si trovava in Ardres piccola terra di Picardia in sul separarsi dal re d'Inghilterra novello sposo di una sua figlia. Subilo gliela partecipò, e ricevutone, quali il parentado recente voleva, pubbliche congratulazioni, avviossi a Parigi, ove alla presenza dei duchi suoi zii, e di molti prelati e signori componenti il consiglio la ratificò, obbligando per l'esatto adempimento di quello, in una maniera insolita oggidì, tutti i suoi beni sì mobili come immobili con tutti quelli de'suoi successori.
Serra , T. 111. 4
cavaliere signori
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