La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 85
generale del popolo genovese, che i suddetti Riformatori abbiano piena e ampia balìa di far quelle leggi, riforme e capitoli che, salva l'integrità dèi governo popolare e la dignità del detto signor doge, crederanno più convenienti; e che debbano esse leggi, riforme e capitoli osservarsi, come se fatte dal Parlamento generale:
Il Cancelliere invita coloro che sono favorevoli alla proposizione, a levar la mano verso il cielo e ad alta voce gridare: Piace; e coloro che sono contrarli, e non rispondere e non levar la mano.
Dopo questa lettura il Cancelliere fissò lo sguardo su i congregati; e veduti quasi tutti concordi nell'approvazione,dichiarò i suddetti Riformatori delle leggi, muniti dell'autorità competente al Parlamento, e avendo chiamati in testimonii i dottori di legge che erano presenti, ne rogò scrittura. Egli avea nome Giovanni Stella nativo di un'alpestre e nobil terra in'Ponente, chiamata Triora. Così fu licenziato il Parlamento fra espressioni di gioia infinita, secondo il costume della moltitudine, la quale applaude sfrenatamente una volta ciò che in un'altra vilipende con pari eccesso. Havvi sempre di quelli che non si abbandonano in balìa del momento; ma i parchi detti e l'austero sembiante li fanno deridere o detestare.
Pochi giorni trascorsi, i Riformatori presentarono solennemente al doge la nuova legislazione; della quale fu giurata l'osservanza da tutti gli astanti, distribuite a chi volle le copie, e consegnato nel pubblico archivio l'originale, ond'è tratto r esemplare che abbiamo dinanzi. Esso contiene i54 capitoli, molti de'quali sono i me-
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