La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO HIfiorini di oro (I) ; l'altre condizioni furono, che i Genovesi godessero nella città di Pisa, in terra di Livorno e in porto Pisano le immunità e i favori de'popoli più privilegiali; che qualunque Fiorentino volesse caricar mercanzie in Fiandra o in Inghilterra per condurle à Genova o suo dominio, o nelle maremme toscane fino a Talamo-ne, caricar le dovesse sopra navi genovesi; infine che niun ribello di Genova potesse stare in Pisa e suo distretto più di tre giorni, e il simile dei ribelli fiorentini in Genova.
La pratica non fu tanto occulta che non venisse a notizia del duca; il quale pregò con grande arte i Fiorentini a ritardamela conclusione, protestandosi che fatto signore di Genova, darebbe loro Livorno gratuitamente. Ma (i governatori di quello stato prudentemente considerarono, come le buone occasioni hanno rare volte più d'un momento; però non badando altrimenti al Visconti, fermarono il contratto con indicibile allegrezza di tutto il popolo, sembrandogli di poter pur allora rivolgersi alle cose del mare, e colla mercatura lontana moltiplicare le private e le pubbliche ricchezze (2).
Se pongasi mente a'soprastanti pericoli, all'erario già vuoto, e alle masserizie pocanzi oppignorate dal doge, non pare sospetta la rettitudi-
(1) 1,470,000 lire di Genova secondo le pia recenti tariffe del 1792, 1798 e 1803. In simili calcoli abbiam soltanto riguardo al peso e saggio che di per sè son certi., là dove incertissimo è il valor relativo delle cose in diverse età e contrade.
(2) Scip. Ammirat. XVIII. Della Decima lì. 30.
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