La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 175
merlano (0, era nato nel i33y da ignobile pecoraio del Zagatai, o secondo i suoi annalisti, da un piccolo emir del Mogol. Mai zoppo non ebbe più attività; instancabile in guerra, puntuale in consiglio, ufficioso con gli scioperati eredi di Gingiskhan cui lasciava il titolo di Khan-grandi; vigilante su tutti, e più severo con chi più amava. Il Zagatai, patria non ingrata, gli rendè volontaria ubbidienza; il Turckestan, l'Iran furon costretti; la Mesopotamia e l'India ampliarono da mezzodì e da levante i suoi stati. Restava da ponente il Kaptciak. Ma l'imperiai discendenza, il vinto Marnai, Mosca bruciata, ed i tributi novellamente imposti alla Russia, non permettevano al Khan Tocktamisch di abbandonare il Kaptciak senza contrasto. Tartari pugnarono dunque con Tartari. Di fraterno sangue si tinsero i deserti del Volga e le sponde del Terek ; ma la fortuna fu 6empre fedele a Timur. Ei consegnò, usiamo le sue proprie espressioni, al vento affocato della distruzione la città di Sarai, nimica metropoli sopra l'Actùba, e Astracan, e la Tana. Entrò in Crimea, e le vastissime mura di Crim edificate da Batù, diventarono monti di sassi. Che che ne dica uno storico troppo lontano da quell'età, Timor non danneggiò le colonnie genovesi, intercedendo, com'è verisimile, Acsala il suo più fedele ministro, il capitano più esperto de' suoi eserciti. Nato in Caffa oriondo di Genova,
(1) Timor-lenk in persiano, come Baiazet suona in arabo Abn^jezid, e Araurat in turco Murad beg.
(2) De exc. Graccorum XI, 550. Da Acsala o Assala ma* nifcslarnente deriva Assalino, terminazione e cognome non raro fra i Genovesi.
by G00gle
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