La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
226 DISCORSO QUARTOottenne per lei un privilegio che intere nazioni richiedevano invano, e però le sue note meritano piena fede (!)•
Vorremmo averne di simili intorno alle braccia, alle navi, alla quantità e a'prezzi delle merci adoperate dai Genovesi in tanta estensione e favore di traffico. Ma ciò è indarno per colpa degli antichi annalisti, che narrano guerre straniere e discordie civili senza fine, particolarità di commercio quasi mai. In mancanza di ciò daremo il calcolo fatto dal doge Mocenigo l'anno 1421 pei suoi Veneziani (2). Impiegavano essi nella navigazione mercantile 45 galee, trecento navi grosse, tre mila legni minori, e marinari 45,000. Oltre che i diversi paesi della Lombardia inviavano loro un anno per l'altro tanti pannilani valsenti in rivendita tre milioni di zecchini con altre mercanzie per altretanto; e il solo traffico di Venezia faceva girare in tutte le piazze del mondo un capitale di dieci milioni di zecchini, il qual pro-duceva un vantaggio di quattro milioni per anno. Or se i Genovesi avevano ne'secoli XIll e XIV più colonie in Levante e più privilegi commerciali in Ponente, come già dimostrammo, lo stesso calcolo può essere scadente per loro, esagerato non può.
II. Principii d'ingrandimento nel secolo XV.
Avendo cosi in sugli occhi l'un termine di comparazione, passiamo ora all'altro, cioè al traffico del secolo XV.
(1) Della Decima, T. III.
(2) Sanat., T. XXII, S. R. I, 950.
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