Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
LIBRO PRIMO. 45
« Yigi avere il riconoscente Pontefice conceduto alla <<23. « diletta città dominii e privilegi. I successori di « quel munifico Principe riconoscer queste conces-
« sioni valide e meritate; dichiarare i Genovesi usurpatori e possessori ingiusti in quelle isole : Gregorio VII chiamargli perciò a restituzione, in— « vitar i Corsi a cacciargli a forza. Landolfo Vescovo « di Pisa costituir suo rappresentante. Urbano li « sommo fra tutti in saviezza e giustizia, concedere alla Chiesa pisana Corsica intera in perpetua « locazione : Gelasio II sanzionare le giustissime « concessioni, premio del valore, della fede, delT obbedienza della Repubblica. Badassero i Romani Pontefici a non dar esempio di subdoli « patti ; badassero molto bene a non mostrarsi « infetti da quelle simonie contro le quali aveano « per tanti anni combattuto. Già inclinare a soie spettargli i popoli, già vacillare la cieca credenza « di questi nelle infallibili risoluzioni dei Pontefici. « Che divenire 1' augusta maestà della Chiesa, che « la incontaminata parola del Rappresentante di « Dio se veniva accolta la perniciosa massima della « fallibilità dei Papi? Stessero ben bene in guardia contro questi pericoli ; non dessero ascolto « alle melliflue parole di certuni che sotto mance sucte apparenze celano superbissimi pensieri. Essere permesso, anzi giusto pesar ben prima per « non pentirsi: ritrattarsi, concesso a tutti, ai « Pontefici no : premiare, esser degno dei monarchi della terra, ritorre i bcnefizii ingratitudine,
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