Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
—202 STORIA DI GENOVA
1137-1189ÌU Cagliari, tanti venivano saccheggiati: quanti erano mercanti, o trucidati o messi in fuga, e tutto il giudicato rimaneva nelle mani di Pisa. Fiero sdegno svegliava in Genova la novella di quest'eccesso, e la Repubblica, non di rado o indolente o impotente a punire le intestine discordie, era sempre pronta e in polso per vendicarsi di Pisa ; armava in un batter d'occhio e per terra e per mare; e l'esercito e 1' armata già si avviavano di pari passo al risarcimento, quando Enrico, figliuolo di Federico, cui premeva la corona d'Italia, e che dei Pisani come dei Genovesi avea bisogno, pregava perchè Genova rimettesse dalle vendette , e prometteva otterrebbe da Pisa riparazione e compensi. Richiamava Genova l'esercito di terra eh' era già a campo a Porto venere, ma o non richiamava la flotta, o doleva a Fulcone di Castello che la comandava tornar in porto senz' essersi mescolato coi Pisani. Per la qual cosa, si azzuffava con alcune galee e le maltrattava ; poi, andava in Corsica, assediava la rocca di Bonifazio, edificata dai Pisani, e godeva spianarla. Questa era 1' obbedienza di Genova all' impero , obbedienza che 1' autore del libro della su-periorità imperiale su tutla la Liguria, vorrebbe far valere per istabilire l'antichissimo dritto dei Cesari su quello stato. Genova è vero, già 1'ab-biam detto, Genova come tutte le Repubbliche d'Italia che si emanciparono, dimostrava negli atti pubblici e nei trattati rilevar dall' impero ; ma i fatti che compruovano come il Salvafidelitate non
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