Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
214 storia di genovait^o « tare quest'uno? Perchè è novità? Ma no, non « è novità: Lombardia e Toscana ne han fatto « lodevole sperimento : direte è imitazione? Ebbene, « sia, e che perciò? Non s'hanno dunque ad imitare « le utili cose ? Perchè tanta superbia, perchè non « torre ov' è per avventura il buono e il meglio ? « Io per me il torrei dai vicini e dagli amici non « solo, ma dai nemici, dal demonio stesso se il « demonio fosse mai per avere alcun che di buono. « Pirro toglieva a* Romani 1* arte di guerreggiare : « che sarebbe stato di lui se così fatto non avesse ? « Strano orgoglio in vero ! Ricusar utile istituzione « perchè altri V usarono ! Genova adunque persisterà in un reggimento dannoso perchè è reggimento de'suoi padri? Ma potea esser utilè, « ed era, quando i nostri cittadini moveansi quieti « per le vie; quando lo stato era in tutto dipendente dall'impero; quando le nostre navi e l'armi « nostre non aveano per anco renduta la Repubblica oggetto degno dell' ambizione di molti. « Cangiarono i tempi, cangisi a seconda di essi. « Il buon nocchiero, per usare la comparazione « dei dissenzienti, il buon nocchiero al mutar del « vento, muta la vela: Genova muterà la forma « del suo governo, nè con ciò la sua gloria soffrirà « ecclisse, che anzi, risplenderà più bella e più « degna d'invidia; nè gliene tornerà disprezzo, « che disprezzo è là dov' è debolezza, dissidii, « confusione. Ben ci disprezzano ora fino i nostri « vicini, fino i piccoli Baroni del paese, fin le
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