Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

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      lecitamente interposti, e se il Doria stesso 11011 119G-1197 fosse venuto ad umiliarsi p ad impetrar perdono. Tale fu il Marcellini alla cui lode dobbiamo soggiungere, come fosse il primo Podestà che rimanesse in carica un biennio, rieletto dall' unanime consentimento del Senato, del popolo e del Consiglio.
      Al Marcellini succedeva un Alberto di Mandello , 1198-1*00 pur Milanese, al quale davano alcune faccende i Pisani, ribellando a Genova quei di Vezzano, ed altri terrazzani dei contini che assediavano per terra e per mare il castello di Portovenere : tribolazioni di cui liberavasi mandando alcuni drappelli e qualche nave che davano sulle calcagna a quegl' inquieti , molli traendone prigioni, e tutti costringendo a richiamarsi alla generosità della Repubblica. Anche i Tortonesi ebbero un pò di bruciore dai Genovesi, perchè tenendo essi o a ragione o a torto il castello di Tassara, 1' Alberto di Mandello veniva ad assediarlo, lo prendeva, e lo svelleva dalle fondamenta, obbligando i difensori umiliati alle spese della guerra.
      Queste minuzie meritano appena posto nella storia , e lo meritano ancor meno le imprese di qualche corsale che barattava percosse in mare con altri corsali, e con quella fortuna che ognuno può figurarsi. Un Guglielmo Tornello andava con otto galee nelle acque di Sicilia, e vuoisi vi prendesse un Recupero , pirata ferocissimo cui, alle preghiere di Costanza moglie di Arrigo scambiava poi con


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Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

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