Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
CAPITOLO XXXIIISoccorsi mandati a Gaeta — Assedio di questa città
Costanza di Francesco Spinola Apparecchi di una fiotta — Battaglia di Ponza.
a guerra estinta momentaneamente nell'Italia superiore, non tardava ad accendersi di nuovo nell' Italia meridionale. Luigi d'Angiò e la regina Giovanna erano morti; quest' ultima avea chiamato a secondarle nel regno Renato di Lovena, fratello di Luigi.
Non potendo Renato, il quale era allora prigione in Borgogna, portarsi a Napoli a raccogliere l'eredità, vi era andata coraggiosamente Isabella sua moglie. Ma diverse ambizioni si contrastavano il regno. Le città marittime, avvezze a godere di una certa libertà, negavano di sottomettersi ad alcuna autorità, finché non fosse legittimamente costituita; fra i baroni, alcuni parteggiavano per papa Eugenio IV che riaffacciava le antiche pretensioni pontificie, parte per Filippo Visconti, che brigava di sottomano, parte per Alfonso d'Aragona, il quale, più astuto
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (343/637)
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