I misteri di Milano di Alessandro Sauli
CAPITOLO XXIX.
VX
è
il giornale »' un portinaio.
VPoiché siamo sul raccoglier parecchie fila del prologo, che, a lasciarle sparse, e' è rischio di non venir più a capo di raggrupparle, preghiamo il lettore di voler rammentarsi che il Marinelli usciva dallo stanzino del portinaio per andare ad accertarsi cogli occhi propri della presenza d'una carrozza di piazza, la quale, da una quindicina di giorni, veniva ad appostarsi regolarmente alla mancina di Borgo Spesso, a un venti passi dalla contrada che P attraversa.
Ora, uscito il barone., e fatto quel suo malizioso sberleffo davanti all' inferriata; Santocchio scivolò prestamente dal suo lettuccio, aprì il cassetto d'una commorfe, e trattone un libricciuolo di memorie legato in cartapecora, gialla come P epidermide del suo cranio, ne scorse rapidamente alcune pagine, faeendo tratto tratto eoi lapis qualche variante al suo rapporto settimanale.
Riferendone qualche brano avremo un saggio della mirabile concisione dello stile del portinaio.
« 23 Novembre 48.... — Jeri il conte uscito-alle undici di notte.... tornato alle quattro.... il Marinelli con lui. Parlato aitò..,.. Il conte dette queste parole: — « Duecento marenghi su d'una carta.... un miserabile sette!... vi pare?... Sono ricco, ma.... Perchè ritornarvi?... forse per larivincita?... Se fossi solo, se non avessi doveri sacri d'adempiere....
\Spero che non mi vorrete tacciare nè di pusillanimità, nè di grettezza.
Mi st. Voi. I. 19
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (333/568)
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