I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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CAPITOLO XXXII.
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cla carta fatale.
Il conte trasse una borsa, ne levò un marengo e posollo sul tavolino.
Gli occhi dell'indovina scintillarono di cupidigia.
E tratta da impulso istintivo, allungò il braccio per ghermir la moneta.
Ma il conte stesevi sopra la palma :
— Quando avrete parlato,'le disse.
— Col patto che non mi costringerete a dirvi il nome del giovinetto.
— Oh ! è un giovinotto ?
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— Ventiquattro anni appena, bruno, alto, ben fatto.... il fante di picche, in una parola.
— È il Marinelli, pensò il conte; poi ripigliò ad alta voce :
— E che vi può essere di comune fra me e questo giovinotto?
— Voi lo credete vostro amico.
—r Non Io è forse?
— Tutt' altro : le immense perdite che faceste al giuoco le dovete a lui solo. • .
•— V'ingannate; la colpa è tutta mia.... Se io non avessi giuocata...*
— 0 se essi avessero giuocato con lealtà.... c f
— Di chi parlate? c ~ 1
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (361/568)
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Marinelli Non Io
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