I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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E uscita correndo dallo stanzino, quasi pazza di terrore, diè al vetturino P indirizzo di Castelsanto, avendo appena la forza di aggiungere :
— In nome di Dio, fate presto!...
J— Oh, andate un po' a fidarvi delle modestine I osservò la Flavia, corsa sulF uscio a vedere che via pigliasse la carrozza che si allontanava.
' .Quando il brougham fermossi davanti al portone del palazzo Fabiani, -Vittorina balzò a terra quasi'senza-metter piede sul predellino,, e detto al vetturino che l'aspettasse, senza por mente nè a chi, nè dove si addirizzasse, tanto era potente, esclusiva la preoccupazione del pericolo di suo marito, fece le scale ansando, afferrò con movimento convulsivo il primo cordone di campanello che le si parava davanti, e al cameriere ch'era venuto ad aprirle avea detto:
— Avvertite il vostro padrone che la signora Arcangeli desidera di parlargli. " IQHLa risposta non si era fatta aspettare.
Vittorina fu introdotta. Sappiamo com'ella rispondesse alla prima domanda, fattale da Castelsanto.
L'orgasmo, che aveale tenuto vece di risoluzione e d'intrepidezza, . svaniva mercè F inaspettato richiamo alla realtà dolorosa della sua situazione.
% Ella si trovava sola davanti a un uomo che non conosceva,
E quest' uomo, questo ricco, questa persona influente, nella quale avea riposta l'ultima speranza che le rimaneva, invece di dirle:
— Coraggio, Luciano è salvo! — le avea domandato « — Ebbene, Luciano ?
A quella domanda la timidezza della fanciulla, dominata un istante dall'energica volontà della donna, ripigliò il sopravvento. La poveretta sentì un irresistibile bisogno di piangere. Era la prima volta che ella assaporava la-dolorosa voluttà delle lacrime.
Castelsanto, ritto in piedi davanti a lei, l'abbracciava con uno sguardo d'indicibile tenerezza.
Poi, quando al conte parve che il dolóre avesse avuto il suo sfogo : •i—'Il signor Emanuele, le disse, alterando alquanto il suono della sua voce, vi avrà,fatto sapere che desideravo conoscervi di persona.
— Sì, o signore, rispose Vittorina, frenando a stento i singhiozzi
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col fazzoletto.
— Non vi ha detto il mio nome?
— Mi'ha dato il vostro indirizzo... non ho chiesto altro... sono corsa qui... ' 1 *
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (296/525)
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