I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — E così, barone, voi non mi avete detto ancora il motivo della vostra visita ?
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      — Credo invece, marchesa, di avervelo esposto con una breviloquenza dantesca: sono'al verde.
      — Me ne rincresce sinceramente, ma... non so perchè lo diciate a me... più che a un altro.
      — V'ingannate, signora; prima di voi l'ho detto ai miei creditori... Felice voi che non li conoscete: sono uomini senza cuore.
      — Siete dunque certo di rivolgervi a me con maggior profitto? r
      — Sicurissimo.
      — Da che l'argomentale?, . • • ]
      — Dal passato. ; »
      — Vi avverto, barone, disse con serietà la Fabiani, che il passato non è il presente... molto meno poi l'avvertire.1 >
      — Chi lo sa? rispose sorridendo con malizia il barone.
      — Ne dubitate? •• f
      — Un poco, marchesa. - - •
      — Senza scherzi, signore: sapete voi quanto mi costate... cioè, quanto mi costa la sincera affezione che-nutro sempre per la memoria di vostro padre? Fate il conto: cinquecento lire pagatevi mensilmente durante un anno dal mio cassiere...
      — Fanno precisamente seimila, i
      — Cinquanta mila alla vostra partenza per l'America; venticinquemila al vostro ritorno; a*questo aggiungete un altro migliajo di lire, spese durante la vostra malattia di tre mesi, dopo quello'sciaguratis-simo duello... • «
      E la marchesa trasali involontariamente, nel ricordarlo.
      — Totale: settantaseimila. Ma ciò nón è tutto, aggiunse ghignando il barone. Gli è da supporsi che il mio buon padre putativo, la cui sola memoria vi costa settantaseimila lire, non siasi rassegnato per niente a rappresentar la sua parte ridicola in faccia al mondo. Quando egli mori, io mi trovai.padrone d'un cencinquanlamila lire, in valori di portafogli.... Facciamo quindi un conto solo, marchesa: quella cara e affettuosa memoria di mio padre vi costa, al punto in cui siamo, lo sproposito di dugentoventiseimila lire.'In fede mia, ciò si chiama essere buoni amici!.. Ma è ciò credibile, signora marchesa?
      — Non vi capisco.» ) ' / 4 -i j
      — Me ne rincresce infinitamente...:per voi. 1 <1'*
      — Per me? * >j V'n i; ' iu»M i r
      — Sì :'stamattina, svegliatomi di malumore; ho domandatola >m© stesso perche un' amicizia che. vi costà dugentoventiseimila lire non vi potrebbe costare un milione?


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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Fabiani America