Storia di Milano di Pietro Verri
gapo deciiyxonono qoDal fine cT un sonetto ch'egli scrisse alla Beatrice d'Este si conosce qua! ascendente quella principessa avesse sull'animo di Lodovico:
Donna Beata e spirito pudico,
Deh fa benigna a questa mia richiesta La voglia del tuo sposo Lodovico.
Io so ben quel che dico: Tanta è la tua virtìx, che ciò che vuoi Dello invitto suo cuor disponer puoi (i).
Di questo magnifico e generoso cavaliere aurato, Gaspare Visconti consigliere ducale, evvi pure un poema stampato per Magistro Philippo Man-tegatio dicto el Cassano in la excellentissima Cit-tade de Milano nel anno MecccLXXxxr a di primo de aprile. Questo poema ha per titolo Paulo e Daria amanti. Non v'è traccia che meriti di seguirne la lettura. Vi sono però alcune ottave passabili, come:
Messer Luchino in segno di letizia Fece ordinar un bel torneamento, E de'compagni della sua-milizia INc scelse appunto al numero ducento; Ciascun de' quali ha forza e gran divizia, Milanese ciascun, pien cFardimento; Chè allor Milano al marzia 1 negozio Molto era intento e non marciva in ozio.
Giunto era il giorno al tornear proposto Da Luchin di Milan signore e padre, Qual credo fosse a'quindici d'agosto, Quando vennero in campo ambe le squadre;
(i) Queste poesie furono da me copiate da un antico codice manoscritto originale dell' autore medesimo, il quale si custodisce fra molti manoscritti nella pregevolissima collezione del sig. principe.Alberico di Belgiojoso d'Este. In esso leg-gonsi più centinaja di sonetti ad imitazione del Petrarca. Leg-gesi pure una Commedia in ottava rima dello stesso Visconti ; poesie, a dir vero, di poco valore.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835
pagine 503 |
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Pagina (101/516)
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