Storia di Milano di Pietro Verri

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      472 INDICERicusa di riconoscere Fer* multo ivi eccitato per la bra-
      dinando I per imperatore. Scrive su di ciò agli Elettoti, e proibisce nel venerdì santo la consueta preghiera per esso, 3go. Conchiude la pace con Filippo II, 3gi, Continua a non approvare Telezione di Ferdinando I, 5g3. Muore d'idropisia dopo aver conosciute e riparate le iniquità dei nipoti, 3g8.
      Papa ( il ) possiede Ravenna,, Cervia, Imola, Faenza, Forlì, Rimini e Cesena, i3g.
      Parigi. Entrata ivi di Carlo V,
      e sua dimora., 546.
      Parma, città e Stato, acquistata dal conte Sforza, 24. Parma e Piacenza occupate da Giulio II, i5s. Dal Viceré di Napoli4 i55. Le restituii sce al Papa, ivi. Cedute dal Pontefice a Francesco I re di Francia come città dipendenti dal ducato di Milano, 177. Occupate dalla lega, 202. Parma pretesa da Carlo V, 364. Restituita al Farnese , 374. Ritolta allo stesso, ivi. Assediata, Trattato di pace stabilito, 376.
      Pavia, città, ricusa di aderire alla nascente Repubblica Milanese. Suscitansi ivi sette partiti intorno al successore del duca Filippo Maria nel governo dello Stato, 5. Col-l'assenso de' Milanesi è data in signoria al conte Francesco Sforza, 18. Galeazzo Maria Sforza conte di Pavia , 44- Vi entra pomposamente Lodovico XII, 108. Suoi professori della Universtià affidati nella scelta al senato di Milano, J12. Abbandonata da' Francesi, 153. Tu-
      ma del governo francese p l5g. Città comandata da Antonio de Leyva, in cui si ricoverano i migliori Milanesi al ritorno ae' Francesi, 2io. Ivi giungono in rinforzo i Cesarei da Marsiglia, 220. Assediata dai Francesi. Pro-digj di valore e di armonia fra que' cittadini contra i suddetti, 221. Respingono i Francesi. Coraggio di una illustre matrona. Tentativi di Francesco I per prenderla. Bloccata. Posizione dell'armata ne* suoi contorni, 222. Carestia grande de' viveri descritta226. Insulto fatto a quella pubblica calamità con un prodigo pranzo, 227. Descrizione della famosa battaglia tra Francesco I e gli Imperiali, 235, 236. Conquistata da Odetto di Foix, esaccheggiata dopo una valorosa resistenza, 236. Quasi vuota d'abitatori. Presa dagli Imperiali e saccheggiata, 286. Ripresa dai Francesi e saccheggiata, 289. Ricuperata da Antonio de Leyva, ivi. Assegnata a questi in proprietà, vita sua durante,
      da Carlo V, 3oo. Ivi gingne Carlo V. Principi accorsi a complimentarlo , 333. Suo Collegio Borromeo quandoeretto , 4°9*
      Pederasti in Milano. Pena delfuoco ad essi intimata, 9. Ordine della città su tale delitto, ivi.
      Pellegrino de Pellegrini, architetto. Suo disegno del Collegio Borromeo in Pàvia ,
      - 409.
      Pepe (P.) Gesuita. Suo ascen-


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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