Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. IV. - DAJ.LA CACCIATA DEI HE ETC.
nisio di Siracusa con Gelone. (l) In ambedue i casi si anticipano avvenimenti posteriori di circa un secolo. La circostanza che in questo racconto si fa menzione ili Cuma e della Campania non ci deve indurre a crederlo autentico. Sarebbe critica ben leggiera quella che accettasse senza altro dati che non sono garantiti da autori antichi e sinceri e che in tutto e per tutto si rivelano degni di stare a fianco alla narrazione secondo cui la sibilla cumana vendette a Tarquinio i libri fatidici. I particolari relativi nlla storia di Aricia, gli errori cronologici teste notati ci fanno agevolmente comprendere che anziché da tuia buona fonte greca questo racconto deriva anch'esso da uno di quegli autori romani con il cui sussidio Dionisio compose quasi esclusivamente la sua opera. Le notizie che qui discutiamo parrebbero appartenere ad una fonte del genere dello pseudo Iperoco. lo storico di Cuma, ovvero ad uno di quegli annalisti i quali, come Lutazio Catulo, avevano agio di esporre anche le gesta di questa città. (-)
Contro la supposizione clic debba accordarsi valore storico al racconto di Dionisio sta invece il fatto che, mentre una delle versioni piìi diffuse faceva morire Tarquinio solo, orbato di tutti i suoi presso Aristodemo, (3) un'altra, che pare esser stata accolta anche da Varrone, diceva che invecchiò con la sua consorte a Tusculo. (*) Questa ultima versione, qualora fosse storica la figura di Tarquinio, dovrebbe a primo aspetto essere preferita. I Mainili un trentennio dopo la morte del .Superbo sono sempre i signori dipena ricordare che ciò accenna ad una tradizione analoga a quella di Livio V. 34 sqq., ossia a fonti posteriori ad Erodoto, o per meglio dire all'invasione dei Galli del principio del V secolo a. C. Sul debolissimo valore dei dati cronologici ivi forniti da Dionisio discorro nel mio elenco dei sincronismi.
(') Dion. Hal. VII, 1; cfr. s. p. 429, n. 1.
(') Lut. Cat. fr. 2 in Pktbr, h. li. fr. p. 126. Intorno ad Aristodemo porge varie notizie di sapore locale anche Plutakco de nini. rirt. 26. Se la fonte sia Timeo od autore posteriore non e agevole decidere. Da quanto riferiva Dio-nono, VII, fr. 10, ci è giunto troppo poco per potere indagare se costui qui seguisse anche una fonte latina.
(3) Dion. Hal. VI, 21 : à^oXcoXexw; tà téxv* v.aì xóv ;wv -/.rj&eoxwv olxov.
(4) V. s. p. 424, n. 2.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (487/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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