Storia di Roma di Ettore Pais

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      cap. vi. - dall'invasione gallica etcin tavole di legno o di bronzo, (l) queste durante l'invasione dei Galli sarebbero state fuse o bruciate. Cosi è indegno di fede che solo dopo tale catastrofe si sia pensato ad occultare una parte delle leggi regie relative alla religione. (2) È invece evidente che con il pretesto dell'incendio gallico si volle scusare la mancanza di prove per fatti anteriori al 390 circa a. C., di cui non si poteva dare la dimostrazione; che si pretese con ciò giustificare l'esistenza di antiche leggi scritte dai re, ritrovate bensì fra le ceneri dell'incendio gallico, ma conosciute solo dai pontefici, i quali con tali pie frodi miravano a rendere attendibili e venerande le loro recenti
      falsificazioni. (5)
      Fra le molte falsificazioni relative air invasione gallica meritano di essere particolarmente rilevate quelle che concernono le posteriori vicende di M. Manlio Capitolino, il preteso difensore del Campidoglio. Vedemmo come la tradizione sia incerta intorno ai particolari della sedizione e circa il processo e la fine di codesto eroe. Si discuteva se egli fosse stato condannato dal popolo dietro accusa dei tribuni della plebe Menenio e Pomponio, ovvero se un'inchiesta fosse stata condotta dai duoviri sulla perduellione. Secondo altre versioni, il processo sarebbe stato guidato dallo stesso M. Furio Capitolino; ed anche intorno alla morte di Manlio le versioni non erano concordi. (4) Queste ed altre divergenze mostrano che la storia autentica di tale sedizione (nella quale trattandosi
      (1) In tavole di quercia sarebbero state scritte le antiche leggi di Numa e di Anco Dion. Hal. III, 36 di bronzo quelle dei decemviri, Liv. III, 57, 10; cfr. Diod. XII, 26.
      (2) Liv. Vi, 1,10: * quae autem ad sacra pertinebant, a pontificibus maxime, ut religione obstrictos haberent multitudinis animos, suppressa „.
      (3) Cfr. s. parte I, p. 286 sgg.; 580 sgg. E ovvio il confronto con la storiella dei libri ateniesi, che Serse: u urbe ipsa praeter arcem incensa, abstulit asportavitque in Persas, „ Gell. NA. VII, 17. Reputo poi appena necessario dichiarare che giudico interamente fallito il tentativo del Thouret, ueber den gallischen Brand (Leipzig, 1880) negli Jahrbuecher f. Phil. Supplementband, XI, p. 95 sgg. il quale si studiò dimostrare che le notizie più antiche non parlavano dell'incendio della Città.
      (4) V. s. p. 69.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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