Storia di Roma di Ettore Pais

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      284 CAP. VII. - DALL'INTERVENTO ROMANO NELLA CAMPANIA ETC.
      esaminate, ma è anche in opposizione con quella versione secondo la quale i u nexi „ sarebbero già stati sciolti dalle catene sino dal 495 a. C., ossia dopo la comparsa nel Foro di quel veterano, che fu una delle cause per cui avvenne la prima secessione della plebe. (*) Che se i Publilì contribuirono alla formazione di quella parte della legislazione romana, che si riferiva alle obbligazioni dei debitori, è ovvio il sospetto che la quasi-storia anticipi la data e soprattutto accresca il valore di fatti storici, che allo stato delle nostre informazioni, non abbiamo più modo di rintracciare in tutta la loro integrità. (") Questo sospetto è forse confermato da quanto ci è riferito intorno al contenuto della ft lex Publilia de sponsu 1
      (*) E evidente che la storiella del giovane Publilio è la stessa del veterano tenuto in carcere dal creditore che fugge nel Foro nel 495 a. C., per cui i * nexi vincti „ furono u soluti, n Liv, II, 23, 8; Dion. Hal. VI, 26; 83, storiella che vediamo poi ricomparire in quelle del centurione anche egli u iudicatus „ e condotto in carcere, liberato da M. Manlio Capitolino, che di lui si fa uvindex„
      Liw VI, 14, 3.
      Dal lato cronologico è poi degno di attenzione che la storiella del giovine Publilio battuto che fugge nel Foro, negli annali di Livio si fissa all'anno stesso in cui alcuni dei Lucani (o per meglio dire alcuni di quelli di Luceria, v. oltre), fingendosi battuti dai Romani eccitano alla ribellione i loro, Liv. Vili, 27, 6.
      (*) Che un Popilius o Publilius sia, a seconda del caso, figurato come vittima ovvero come salvatore, è del tutto degno di quell'arbitrio con cui gli annalisti di un Mucio facevano colui che avrebbe bruciato i colleghi o si sarebbe bruciato la mano, che Spurio Cassio e Spurio Tarpeio rappresentavano come tribuni della plebe, ovvero come consoli natrici, v. s. parte I, p. 482 sgg. L^na conferma di ciò troviamo nel fatto che alla partecipazione favorevole dei Publilì alla legislazione relativa alle obbligazioni nascenti dal debito, sono contrapposte la pseudo notizia del tribuno Publilio accusatore di M.Manlio Capitolino, del liberatore dei u nexi „, v. Liv. VI, 14 sgg., e la u lex Publilia „ che accordava 1' u actio per manus iniectionem pio indicato „ su coloro che entro i sei mesi non fossero stati solventi verso i propri * sponsores, „ Gai. IV, 23; III, 127. Questa legge dal lato cronologico non è agevole determinare! dal contesto di Gaio non meno che^ c 7
      dal contenuto della legge essa appare anteriore a quella u Furia de sponsu, „ (sul che v. s. p. 274, n. 1, s. p. 276). E chiaro ad ogni modo che in questi due ultimi casi l'uno storico, l'altro no, abbiamo elementi relativi alle obbligazioni nascenti dai debiti che non si accordano con il carattere demagogico attribuito ai Pu-blili del V e del IV secolo, ossia al tribuno del 472-471 ed al dittatore del 339 a. C., maestro dei cavalieri nel 335, console nel 320 e nel 315. La stessa osservazione vale per i Peteli; sul che v. oltre.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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