Storia di Roma di Ettore Pais

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      LA PRIMA BATTAGLIA DEL LAGO VADIMONE.
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      correvano grande pericolo. In una battaglia, che, secondo la versione liviana, sarebbe stata di incerto esito, sarebbero caduti parecchi cavalieri, tribuni Romani, e lo stesso console sarebbe rimasto ferito. Il collega di lui Q. Fabio dalle difficoltà presenti è obbligato a nominare quale dittatore il suo nemico L. Papirio, ossia colui che coprendo appunto tale carica nel 325 lo aveva minacciato di morte. E costui, scelto come maestro dei cavalieri C. Iunio Bubulco, valendosi del valido aiuto dei legati P. Decio e M. Valerio (che erano stati i consoli nel 312 a. C.), dà una terribile sconfitta ai Sanniti armati di ricchissime armi. Il bottino sarebbe stato cospicuo. I Romani se ne sarebbero valsi per ornare i templi degli dei; e d'allora sarebbe nato l'uso di ornare con la preda di guerra il Foro in occasione di sacre pompe. I Campani, i quali combattevano a fianco dei Romani, e che come alleati ebbero parte del bottino, se ne sarebbero invece giovati per i giuochi dei gladiatori, che per odio e disprezzo ai Sanniti avrebbero d'allora in poi costumato intitolare dal nome di costoro. Particolari e circostanze che paiono contenere tratti storici, ma che dal lato cronologico e topografico ci lasciano più che incerti, dacché le gesta di Iunio e di Papirio contro i Sanniti nel 310, in parte ricordano quelle del 311, in parte quelle del 293. Oltre a ciò la redazione di Diodoro, al solito più sobria e razionale, suppone bensì che i Sanniti approfittassero della lontananza dei Romani per molestare gli alleati di costoro nell'Apulia, ma narra che il console Marcio, separatosi dal collega Fabio rimasto nell'Etruria, mosse contro i Sanniti, prese Allife, e liberò gli alleati. (x)
      (*) Liv. IX, 38-40; cfr. invece Diod. XX, 86. Non desta alcun sospetto quanto si narra di un'operazione militare sulle coste dei Nucerini, perchè è in rapporto con la creazione dei duoviri navali del 311 a. C., Liv. IX, 30, 4, cou la deduzione nel 313 di una colonia nell'isola Ponzia e, quel che più importa, con la spedizione di una flotta romana sulle coste della Corsica ricordata da Teofrasto per gli anni anteriori al 314 a. C. (v. s. p. 309, n. 1;.
      Ciò risponde anche al fatto che i Nocerini erano Sanniti (v. anche le loro monete, Garrucci, op.cit. tav. XC, 1 sgg.) ed all'indicazione del Pseudo Soilacjo, 11, che, fra la Campauia e la Lucania, ricorda la spiaggia marittima dei Sanniti. E anzi naturale identificare questa costa sannitica con quella della confedera-


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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