Storia di Roma di Ettore Pais

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      critica della presa di napoli. 469
      popolo il quale durante il trionfo era di ludibrio alla plebe romana, come si potesse vilipendere una gente che si sarebbe spontaneamente arresa. (x) La notizia di un trionfo sui Paleopolitani si spiegherebbe ove si accettasse l'altra versione riferita da Livio, secondo cui non i Greci di Palepoli, bensì i Sanniti furono quelli che consegnarono ai Romani la città. (2) E tale opinione parrebbe potersi collegare con la redazione degli Atti Trionfali, secondo i quali, per quello che sembra, Publilio Filone trionfò sui Sanniti di Palepoli, oppure sui Palepolitani e sui Sanniti, ma non sui Neapoletani. (3) Ma anche accettando tale ipotesi, diventa incomprensibile come i Romani avessero accondisceso ad accordare ai vinti Neapolitani quel trattato di alleanza e di amicizia, che era giudicato uno dei più favorevoli fra quelli ottenuti dagli stati greci venuti a patti con Roma. Tale " foedus „ non si accorda in nessun modo con la notizia di un trionfo. (4)
      (*) Liv. Vili, 25: * Charilaus fuit, qui ad Publilium Plilonem venit, et quod bonum faustum felix Palaepolitanis populoque Romano esset, tradere se ait moenia statuisse, eo facto utrum ab se prodita an servata patria videatur, in fide Romana positum esse Rispetto al trionfo sulla città federata di Marsiglia, perchè nemica di Cesare, si noti la protesta di Cicerone, de off. II, 8, 28; Phii. Vili, 6, 18.
      O Liv. Vili, 26, 6.
      (3) Le parole degli Act. Triumph. ad a. 326 a. C: de Samnitibus Palaeopo-litaneis „ pare vadano intese come quelle relative ai trionfi del 459 e del 346 a. C. u de Volsceis Antiatib(us) „; [dé\ Antiatibus Volsceis cet., „ tt de Galleis Insubribus „ ad a. 222; cfr. ad a. 196 a. C. Generalmente in tale documento, ove si accenna a popoli distinti, si pone la copula u que „ ovvero a et Tuttavia talora è omessa, v. ad es. ad a. 340: de Latineis Campaneis Sidicineis Aurun-ceis „ ; ad a. 338: 41 de Antiatibus Lavineis Velitemeis, „ cfr. ad a. 295: a de Samnitibus et Etrusceis Galleis dove abbiamo un esempio di tutti e due tali casi. Sicché chi lo volesse, potrebbe anche intendere che Publilio trionfò sui Sauniti e sui Paleopolitani come popoli alleati e distinti così come ad es. per l'anno 252: u de Poeneis et Siculis „ ; cfr. Zonar. Vili, 14. Se non che le indicazioni per questo lato contraddittorie, relative agli anni 166 e 165 a. C: de galleis Con-trub[£]eis et Liguribus (VZé>«]tibusque; e u de liguri,bus Eleatibus, „ per chi tenga presente che gli Eleati erano Liguri, mostrano come negli Atti Trionfali non si debba sempre dare troppo peso all'aggiunta od all'omissione delle copule.
      (4) Cic. prò Balbo, 8, 21: u magna contentio Heracliensium et Neapolita-norum fuit, curii magna pars in eis civitatibus foederissui libertatem civitati an-teferret


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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