Storia di Roma di Ettore Pais
critica della presa di napoli.
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complesso di dati letterari e monumentali ci mette in grado di stabilire che venne fondata sotto gli auspici della grande politica ateniese verso la metà del V secolo. Il centro, anzi il corpo della moderna Napoli, dalle vie regolari incontrantesi ad angoli retti, fuin dubbio dal Beloch, Campanien, Ergaenzungen, p. 440 sg., il quale fa valere i seguenti argomenti: 1° la notizia è isolata e non v'è traccia di Rodi nella Campania, 2° desta sospetto l'omonimia fra il nome della città e della divinità adorata (la Sirena Partenope), 3° la notizia della colonia rodia di Partenope non pare credibile anche perchè nel passo in cui Strabone la menziona dice che i Rodi si resero celebri nel mare prima delle Olimpiadi, ossia prima del reale principio della colonizzazione greca.
A me pare che gli argomenti addotti dall' illustre storico della Campania siano di debole valore. Strabone non dice esclusivamente che Partenope fu fondata prima delle Olimpiadi, ma ciò afferma in massima per le navigazioni dei Rodi. Da codesta affermazione non viene nessuna conclusione contraria all'esistenza di Partenope, perchè un'anticipazione cronologica di questo genere si ammette anche per la rodia Elpie pur ricordata in questo passo. Orbene nessuno ha mai pensato a dubitare dell'esistenza delle varie colonie greche in causa delle erronee anticipazioni cronologiche così frequenti a proposito delle città della Magna Grecia, ad es. di Cuma. Così nessuno in grazia di racconti mitologici connessi con la storia della fondazione di tali città è mai stato tratto a dubitare dell'esistenza di queste e del loro carattere etnico. Dobbiamo dubitare che fu achea Crotone, solo perchè una tradizione accolta anche ufficialmente, anziché da Miscello, la faceva fondare da Eracle? Dobbiamo elevare dubbi sulla nazionalità rodia, tessalica, focese, dei fondatori delle colonie di Temesa e di Sibari sul Traente, solo perchè la data di esse fu anticipata e fu collegata con il mitico Filottete? La leggenda del mitico Falanto ossia di un dio, toglie forse valore all'origine spartana di Taranto? non furono forse Rodi e Cretesi i fondatori di Gela, sebbene si dicesse che ve li avesse guidati Minosse?
Tutte queste tradizioni che tendono a fissare le VwXiostg delle colonie greche prima delle Olimpiadi, per quanto erronee rispetto alla cronologia, contengono notizie pregevoli ove si riferiscano solo all'origine etnica dei fondatori. Abbiamo traccie sicure della colonizzazione rodia nell'Adriatico, v. i molti dati raccolti nella mia Storia d. Sicilia e d. Magna Grecia, I, p. 565 sgg. e quella attestata per la regione in cui sorse Sibari sul Traente, Strab. L c., come ho fatto ivi notare I, p. 228 sgg., è pur degna di fede. Infine è appena necessario ricordare la colonizzazione rodia sulle coste della Sicilia, dove sorsero Gela ed Agrigento, Thuc. YI, 4. Non vedo quali ragioni escludano la presenza dei Rodi dalla Campania. Che se la notizia di Strabone è isolata, non le va perciò tolto fede senza avere buone ragioni che a ciò ci spingano, ben sapendosi a quali fonti costui soglia attingere. La colonia samia di Dicarchia, sulla cui esistenza non cade dubbio, non è in fondo garantita da indicazioni migliori, e lo stesso Beloch non ha esitato ad emettere tante ingegnose osservazioni sulla storia di Napoli iu
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (520/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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