Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAl'O QUARTO
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arreslossi allora un momento come chi sta sopra pensieropoi si piegò verso il crocifisso
e raccolto in braccio da un fratello che il servivain tre o quattro minuti spirò primachè il popolo n'avesse il menomo indizio. Come si seppe
un susurro misto di singhiozzi e di lagrime s'udì per la chiesa. Tutti gli argomenti dell' arte s' adoperarono sul pulpito stesso e nella camera in cui fu trasportalo attorno al padre Prever; ma lutto indarno; onde posto in bussolafu trasportato con seguito di immensa calca di popolo addoloralo e piangente all' Oratorio; dove tutto ciò che la divozione
anche indiscretapuò imaginare
fu praticalo attorno al corpoal confessionale
al muro a cui il confessionale s' appoggiavaalla camera che abitava
tantoché fu necessaria numerosa soldatesca ad impedir ulteriori disordini. In tanto concetto di santo era tenuto universalmente d buon padre Prever (10).
Rari appresso a noigiova il ripeterlo
erano ancora quo'tali che in ogni abito religioso credono veder un mantello all' ombra del quale si goda del ben di Dio senza far nulla; a cui nulla giova mostrare i parchi desinari e le parche cenei digiuni e le astinenze
l'alzarsi mattutino e il faticar continuoorando
meditandoinsegnando
predicandoamministrando i sacramenti
combattendo per la fedesormontando vergogne
calunniepericoli
impegnandosi per guadagnar un' animacom' altri
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Prever Oratorio Prever Dio
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