Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      offre de' pezzi marmorei quadrilateri quasi ornamenti di fon» tana fossero stati ; il settentrional lato , eh' è il più lungo, fatto angolo , s'interra con prospetto all'oriente: sol questo lato è di reticolata struttura. Le parti a noi visibili erano 1' esterior faccia dell' edifizio : di fatti un solajo durissimo composto di calce e di petrozze , e della spessezza di once sei v prendendo origine dalle pareti, s'inoltra orizzontalmente nella terra cannosa , e di questa sorregge la massa alta più di otto palmi mescolata a frammenti di antichi mattonarci , di tegoli , e d* intonachi. Il solajo , staccato dall' inferior pancone di salda arena , e sostenuto da quadrati tegoloni di creta cotta , ciascun de* quali k lato di palmi due ed un quarto: a'tegolo ni fanno puntello quadrati pilastrini a fabbrica , alti palmi due ^ larghi once nove , e disposti a filari per lungo e per traverso; talché sotto il solajo la sguardo molto si addentra, e può cacciar visi pertica lunga palmi venti. Impiantati nella periferia del solajo molti doccioni di terra cotta , parai lellepipedi , atti per due palmr, contigui , e con largo foro nelle facce di contatto,, forsi a-privano comunicazione tra '1 vano sottoposto al solajo e le mura dell' edifizio , mentre la corrispondenza de' pertugi aprivala tra 1' un doccione e i due altri , che lo fiancheggiavano. L' affumica merito in un angolo del solajo , e la somiglianza alle stufe di Pompei , pensar fanno al concittadino architetto Nicola Maria Pietrocola che a stufa questo edifizio servì ; ma poiché memoria di termali acque nel nostro tenimento non resta , artifiziale stufa forse fu questa.
      Di qui movendo e con direzione nord-est montando nella collina; dopo breve cammino s'incontrano a fior di terra varii ruderi di solidissima fabbrica , disgiunti e disposti in retta linea alquanto lunga ; ben può dirsi che fondamenta sieno di rurali tempii o di casini. Scavare e scalzar feci il primo di questi ruderi : è vasca di mattoncelle tenacemente conglutinate , priva di smaltitoio , parallellepipeda , intonacata , poco profonda , lunga e larga sì che due grossi uomini comodamente vi si sdrajano ; la lunga meridional parete forma diametro a semicircolato basamento di fabbrica dura come scoglio , rivestito del lavoro reticolato : pochi pezzettini di vetri colorati e bianchi sono usciti dallo sgretolato terreno, ond' era colma la vasca. I consecutivi massi di fabbrica in parte emergenti dal suolo , sono a spigoli , continuati in ruderi di muraglie per lo più reticolate , somiglianti a stipiti di terragne, stanze.
      Ei pare incominciar dal primo rudere un sepolcreto , che a notabile distanza per oriente si prolunga , collocato più


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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Pompei Nicola Maria Pietrocola