Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAquanta riconoscenza dobbiamo all'Italia? Vi rendete almeno conto che l'intervento italiano vuol dire 400.000 dei vostri fratelli, mariti, figli salvati? La guerra sarà abbreviata e il doloroso calvario vostro e dei vostri cari sarà accorciato di almeno sei mesi. Donne di Francia, ancora un po' di pazienza e di coraggio. Viva l'Italia! »
      E Clemenceau scriveva :
      « L'Italia non è come la Grecia. Il popolo greco, che pensa di portare il grave peso della eredità dell'ellenismo, non ha ancora saputo comprendere per nulla quanto ha compreso da ben lungo tempo l'Italia, a cui il grave passato storico ha dato nuova forza e nuovo coraggio. Era giusto aspettare e riflettere maturamente prima di agire. Ho più volte sostenuto che non avremmo potuto chiedere all'Italia di fare la guerra, se le sue legittime rivendicazioni fossero state soddisfatte pacificamente. Esitò l'Italia, forse, un momento; ma fu colpa di astuti politicanti. Il popolo italiano, abbandonato a sè stesso, avrebbe subito compreso. Fu Giolitti che intraprese contro l'idealismo italiano quella trista campagna finita per lui in un disastro e dove la storia dirà come sia naufragato anche il suo onore.
      « Ma l'Italia ha avuto uomini come Vittorio Emanuele, come Salandra, come Sonnino, che, convinti del loro supremo dovere, hanno agito con nobiltà; e tutto il pensiero dei combattenti e dei neutri si volgerà verso loro come un omaggio di speranza e di fede in una migliore umanità. Il popolo italiano ha trovato i governanti di cui aveva bisogno, e li ha meritati, avendo ispirato loro il più bel soffio della sua anima e avendoli sostenuti gloriosamente durante il pericolo. »
      Il Figaro diceva : « Questo popolo così fiero ed insieme così sano, che trova il mezzo di unire tanta sensibilità ad una fervida immaginazione molto più profonda della realtà, questo popolo entra in.questa magnifica avventura a cuore fermo, sapendo dove va e che cosa vuole. Esso si dà interamente come noi alla più bella causa dell'età moderna, sicuro del trionfo finale e sen- # za mercanteggiare il prezzo che gli si dovrà pagare. »
      Lo scrittore belga De Marès diceva : « Questa guer-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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