Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « È la calma di coloro che si sentono forti. Poiché la Forza e il Diritto sono affidati all'acciaio delle nostre spade. L'Italia pone le sue armi al servizio del diritto: ecco il sigillo che nobilita e sublima la nostra guerra...
      <( Ed ora che l'acciaio sta per incontrare l'acciaio nemico, un grido solo erompe dai nostri petti : Viva l'Italia! Non mai come in questo momento noi abbiamo sentito che la patria esiste, ch'essa è un « dato » insopprimibile e forse insormontabile della coscienza umana: non mai come in questo cominciamento della guerra noi abbiamo sentito che l'Italia è una personalità storica, vivente, corporea, immortale!
      « Quanto tempo è passato dal giorno in cui il Mettermeli definiva l'Italia una « semplice espressione geografica » ?
      (( La frase insolente è capovolta.
      « Quanto tempo è passato dal giorno in cui Lamar-tine ci chiamava la « terra dei morti » ?
      « Non lo ricordiamo. Ma ecco che da questa vecchia terra escono a migliaia, a milioni, i vivi, armati e decisi al cimento... Essi non lo hanno subito, ma Io hanno voluto, deliberatamente, dopo lunghe discussioni, dopo tre giornate di rivoluzione che hanno rivelato al mondo attonito l'esistenza di una « nuova » Italia.
      « E questa Italia è tutta alle frontiere. Vi è colla sua giovinezza gagliarda, v'è col suo cuore di madre trepidante e fiduciosa. Domani, se sarà necessario, alla prima muraglia di uomini, subentrerà una seconda, poi una terza... sino al giorno in cui il nemico fiaccato dovrà chiedere mercè. »
      L'Idea Nazionale, a sua volta, scriveva :
      « Con la nota di S. E. Sonnino sulla dichiarazione di guerra all'Austria, l'Italia si afferma nella vita politica del mondo.
      « Ristretta nell'umile formola del piede di casa sino a ieri, 1' Italia viveva fuori della storia europea, indifferente a quanto accadeva al di là dei suoi confini politici, ignara persino delle terre dove vivevano migliaia e milioni di figli suoi, felice di poter mantenere, per la
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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