Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAAll'apertura delle ostilità, tutti i Savoia atti alle armi si trovarono in prima linea di fronte al nemico.
Il Duca d'Aosta ebbe un altissimo comando; si trovò alla testa di un'armata sul fronte dell'Isonzo. Di lui scriveva Angelo Ragghianti : « Sotto l'aspetto delicato, forza d'animo ed energia senza pari : mano di velluto e pugno d'acciaio : sotto l'apparente freddezza che incute la soggezione, la cortesia più perfetta, la sollecitudine più affettuosa. E il Duca d'Aosta, che negli ambienti militari era ritenuto un eccellente teorico delle armi di artiglieria e genio, s'è rivelato un magnifico conoscitore dei luoghi dove la difficile guerra si svolge.
« Come generale, il Duca d'Aosta si prodiga, correndo da un punto all'altro del vasto fronte : è noto come egli abbia corso gravi pericoli, intrattenendosi dove il fuoco imperversava e la morte mieteva, come la sua presenza sia stata riconosciuta dal nemico e sia stato fatto segno a violenta fucileria; ma occorre tener presente ohe questi non sono stati accidenti imprevisti ed imprevedibili, bensì necessaria conseguenza dell'abitudine quotidiana del principe. Ha dato egli alla Patria anche il suo figlio adolescente arruolatosi semplice soldato e che del soldato, e del soldato di artiglieria a cavallo, che ha servizio più di un altro faticoso, ha affrontato ed affronta serenamente ogni fatica ed ogni disagio. »
Inquieto, dolente che le vicende della guerra non avessero dato alla cavalleria quel posto avanzato ed attivissimo di cui l'antico e il nuovo ardore, la sicura preparazione la facevano degna, il Conte di Torino correva da una parte all'altra del fronte nella sua automobile, che per velocità ed instancabilità gareggiava con quella del Re; al Conte di Torino si dovette se agli ufficiali di cavalleria fu concesso di aggregarsi all'artiglieria negli audaci servizi di esplorazione. Anche il Conte di Torino seguì con coraggio pari all'interessamento le varie fasi dei combattimenti, anch'egli ha conosciuto da vicino le granate e la mitraglia nemica...
Il Duca di Pistoia prestò servizio di sottotenente in
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