Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAsostanza della vita di un popolo dalla piega che ha preso sotto la pressione di un vizio o di un errore?
      La gente italica è di così forte e nobile tempra, che al momento dovuto essa ha saputo superare anche il limite del tempo e creare in sè, improvvisamente, la legge del suo destino. Pareva quasi tutto perduto, alla vigilia, tra le sommosse della settimana rossa, e gli intrighi volgari della politica parlamentare. Ma, in un generoso, profondo sussulto, ecco, tutto quel ch'era di vecchio, cadde dalle spalle, e tutto quel ch'era contorto, avviluppato, annodato, si raddrizzò nell'animo del popolo italiano. Dalle estreme radici il fiotto di sangue della razza salì, con un fremito di gioia, attraverso il tronco ed i rami, sino alla cima, e diede il meraviglioso fiore di una giovinezza combattente, di una giovinezza di vent'anni che, immemore o inconsapevole delle passioni dalle quali era nata, formava da sè la sua storia e la sua gloria, non nel nome della sua classe o della sua casta, del suo partito o della sua scuola, della sua scienza o della sua confessione, ma nel suo nome, nei suo esclusivo nome, nel suo puro e radiante nome — che era lo stesso nome d'Italia.
      E veramente quest'Italia di vent anni sorta, come un'aurora, sulle intatte nevi delle Alpi, al di sopra e al di fuori delle tristi nebbie della palude, parve non conoscesse e non volesse conoscere altro che il giorno che essa stessa iniziava ed illuminava e, se mai, gli anni che saranno, come nella canzone del Poeta, non più quelli che furono. Ed era quella la vera Italia caTa agli Dei! Quella che tramontava non era che un'ibrida forma di temporanei compromessi, alla quale si poteva anche negare l'onore delle armi e il lembo della bandiera sulla linea del suo oscuro orizzonte : tanto più che alle armi e alla bandiera essa non aveva sembrato mai dare grande importanza, anzi aveva quasi mostrato di poter farne a meno...
      La potenza plastica della guerra aveva operato un prodigio : la nuova generazione, che sui campi di battaglia affermava i suoi forti muscoli e il suo saldo cuore,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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