Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAl'aiuto di perforatrici. Profonde in media un metro e ottanta, esse erano sormontate da bassissimi parapetti nei quali si aprivano feritoie protette da scudi metallici, mentre vari ordini di reticolati fìssi e di cavalli di frisia ne precludevano l'accesso. I camminamenti erano stati notevolmente aumentati e prolungati sino a raggiungere le numerose doline esistenti nella zona e nelle quali in speciali ricoveri di pietra con tetti blindati si raccoglievano le riserve. A questo scopo erano state anche utilizzate le ampie caverne, grotte naturali per le quali il Carso è famoso, capaci talvolta di dare asilo ad interi battaglioni.
      « Novavilla, che è un importante centro stradale, era stata particolarmente munita. A settentrione del villaggio un fortino triangolare costituiva un formidabile ostacolo. Oltre alla linea di trincee antistanti al paese, le strade di questo e le rovine delle case erano state organizzate difensivamente e costituivano una vera cittadella, irta di mitragliatrici.
      « Così pure erano state fortemente accresciute le difese delle alture di quota 208 nord, poco a sud-ovest di Novavilla.
      « Nebbie ed intemperie ostacolarono al mattino l'azione delle nostre artiglierie e l'osservazione aerea, ma a ciò rimediarono la consueta bravura dei nostri artiglieri e bombardieri e l'ardimento degli osservatori spintisi fino nelle estreme linee della fanteria per dirigere il tiro delle proprie batterie.
      « Nel pomeriggio, riconosciuti i buoni effetti del fuoco di preparazione, le nostre fanterie ad ondate incal-zantisi serrarono l'attacco impetuoso contro la linea avversaria.
      « Il bollettino di guerra nella sua sobria relazione si è limitato a fissare i risultati definitivi della vittoriosa giornata, ma essi furono raggiunti traverso una lunga, tenace ed alterna lotta nella quale le posizioni furono talvolta prese, perdute per violenti attacchi, riconquistate e mantenute sotto il fuoco delle artiglierie di cui il nemico dispone in larghissima copia.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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Carso Novavilla