Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      i.A GRANDE GUERRA D'ITALIAdopo l'altra tutte queste elevazioni, la fortificatissima Quota 123, il Monte Volkovnjak, l'altura di Quota 126 ancora più a nord, yenivano assalite ed espugnate. La conquista della Quota 123 è particolarmente notevole non solo per le formidabili difese delle quali il nemico l'aveva munita e per l'accanimento col quale ce le contese, ma perchè costituiva il collegamento con le multiple linee difensive dell'avversario a nord del Frigido sulla fronte della Vertojbizza.
      « In complesso mentre i nostri progressi dei primi due giorni della battaglia avevano tracciato nelle posizioni avversarie un saliente acuto col vertice al Monte Faiti, al termine della terza giornata restava in nostro saldo possesso tutto il massiccio quadrilatero delimitato a settentrione dal Frigido, ad oriente dal meridiano di Monte Faiti, a mezzogiorno dal rettilineo della strada da Oppacchiasella-Castagnievizza sino al lembo occidentale di questa ultima borgata. Mercè tali risultati, in tre giorni la nostra avanzata sul Carso settentrionale raggiungeva una profondità di oltre tre chilometri, su una estensione di fronte di 5 chilometri e mezzo.
      « Il numero dei prigionieri catturati ascendeva la sera del 3 novembre a circa 9000 con circa 270 ufficiali. Il bottino include 10 obici da 105 con abbondante munizionamento e due cannoni da montagna, un forte numero di Ynitragliatrici ed una grande quantità di armi e di materiale da guerra di ogni specie, di cui non fu ancora possibile accertare l'entità. »
      Ecco ora il commento del generale Carlo Corsi alla nostra offensiva dal 1° al 3 novembre:
      « Se nel complesso la nostra ultima azione è stata quella che oggi si classifica come una « spallata », nei suoi particolari, nella sua concezione e nella esecuzione può definirsi una vera operazione di manovre multiple. Certo essa ci appare oggi come una delle più belle operazioni di questa guerra, come una di quelle in cui, accanto alla caratteristica moderna prevalente del fuoco
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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