Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA RESISTENZA SUPREMAnelle nostre mani, insieme con abbondante materiale bellico
      « A cavallo del Brenta abbiamo ampliato e migliorato la nostra occupazione di fondo Val San Lorenzo (nordovest del Grappa) e del Monte Comone (Sasso Rosso).
      « Sull'altipiano di Asiago riparti britannici e francesi, penetrati nelle trincee nemiche di Canove e di Bertigo, vi hanno catturato alcuni prigionieri.
      « Nelle ultime due giornate nostre squadriglie da bombardamento, col concorso di velivoli alleati, hanno colpito con circa 18.000 chilogrammi di bombe centri di vita e nodi stradali avversari sul Basso Piave. Truppe e carreggi sono stati mitragliati da bassa quota. Un dirigibile ha bombardato efficacemente il bivio ferroviario per la Val Sugana, a sud di Trento ».
      La lotta nel delta del Piave aveva un carattere tutto speciale : era una battaglia nella palude. Guelfo Civinini scriveva: « I nostri avanzano nel fango e nell'acqua, irrompono sugli argini, slanciandosi a rapidi sbalzi da canale a canale, da casa a casa, in mezzo a ire di Dio di mitragliatrici e di cannonate. Le cannonate sono il meno, che la terra molle, il fango e l'acqua in cui cadono tolgono loro grande parte degli effetti micidiali. Ma restano le mitragliatrici. A volte i nostri debbono rimanere per ore e ore appiattati nella palude, dinanzi a un mucchio di rovine che sputa piombo. I nostri artiglieri da montagna entrano allora in scena, avanzano fino a cento metri da quei nidi, portando avanti a braccia i loro pezzi, e tempestano di cannonate finché i bersaglieri si gettano a sbrigare le ultime resistenze e si slanciano oltre.. ».
      Ecco altri bollettini ufficiali :
      « 5 luglio. — Sul Basso Piave, respinto un violento contrattacco e distrutti nuovi centri di resistenza del nemico, ampliammo notevolmente la nostra occupazione a sud-est di Chiesa Nuova e a nord di Cavazuccherina catturando 419 prigionieri, una batteria di sei obici da 105 millimetri e numerosissime mitragliatrici.
      « A nord-est del Grappa, dopo preparazione di artiglieria, nostri reparti penetrarono nelle opposte posizio-
      - Ili -


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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