Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
tori secondo i luro gradi et da 1' una e I altra parte la Serenissima Signoria, e nel levarsi si rinovò uno gran sparare d' artiglieria, e in terra di codette, e gli archibugi fecero anch'essi una bella salva, e tra I altre cose notabili li Vetriari, oltre li bregantini fatti de' Muranesi, armati et adorni con varie invenzioni, come è detto, faliriearono sopra due gran barche incatenate insieme, coperte di tela dipinta^sotto la forma <1 uno mostro marino, una fornace, e seguitando la schiera dei vascelli vedevansi uscire fuori da quelle bocche fiamme di fuoco ardente, e li uomini che stando sieduti comodatamente lavoravano e formavano bellissimi vasi di cristallo, che fu cosa da vedere molto grata al re, e camminando con quest'ordine giunsero al monasterio di Santi Elena, che è sopra una certa punta al lito del mare, dopo la quale a banda sinistra s'estende per il diritto uno lungo canale di queste lagune che va al porto delli due castelli di questa città, e nello spuntare che fecero scopersero all'improvviso li bregantini. palaschernii et barche armate in battaglia, che diedero una vista mirabile a sua Maestà, massime che tutto in uno tempo fecero una bella salva, e furono all'incontro risalutati da tutte le galee tanto ordinatamente, che la Maestà sua si levò in piedi per vederli con molta curiosità, lodando assai così bella vista, rimirando dalla sua banda destra questa bella e famosa città fondata maravigliosamente sopra queste acque salse, e dalla sinistra un bosco, o selva di tanti varii legni el vascelli, con tanto strepito d'artiglieria e d'archibugi, di trombe e tamburi ch'era uno stupore, in tanto che apertamente si dimostrava non meno allegra che contenta, vedendo cosa così rara, da lei non mai più vista; et arrivati alla ripa della laguna di rimpetto San ISicolò al lito (-1), dovJ era fatto uno ponte sopra 1 acqua assai comodo per smontar in terra, el vi stava appresso il Bucintoro, il saggio re mirando così grande e bella macchina, ne rimanea stupefattissimo. Dipoi dato d'occhio al signor Antonio da Canale, voltossi al Principe, dicendogli : questo gran capitano famoso Canaletto di mollo valore, io avrei ani-
Badìa di Benedettini fondata, circa 1' anno 1055, da Domenico Contarmi doge, da Domenico Marengo patriarca di Grado, e da Domenico Contarmi vescovo Olivolense, cioè di Castello, i quali la dedicarono a san Nicolò per terra e per mare glorioso.
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