Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      sella ti Siudieo, servito dagli ufficiali, e portieri di essa, ascese ov' è il tribunale della medesima, ricevuto egli colla dovuta stima dagli E-letti; eh' erano don Vespasiano suddetto per Portauova, don Tommaso di Gucvara mentovato per Nido, don Giovanni Battista Mimitelo per il seggio di Capuana, don Ferdinando Sanfelice e don Fabio Bosso per Montagna, ed il duca dello Grottolelle, Macedonio, per quello di Porto, e Pietro Pavolo Mastellone per la Piazza del fedelissimo popolo. Quivi siedendo il medesimo Snidilo al primo luogo, prese di tal Dignità il possesso, cella formalità di firmare egli il primo d'ogni altro il foglio d' alcuna occorrenza proposta ivi dal segretario della medesima città, Ciò effettuato, tutti quei Nobili a cavallo senza distinzione a due a due, ed a tre con in ultimo lo stesso Sitidico in mezzo a detti cavalieri, seguito dal suo nobile equipaggio, si condussero, per la via di Toledo, al regio palagio a formare con Sua Eccellenza la cavalcata. Diede a questa principio una delle Compagnie di corazze della Guardia del Corpo, comandata dal suo capitano Com-mendator Saraceni dall' Ordine Gerosolimitano, incamminandosi verso la strada che porta al Largo del Castel Nuovo, nella cui piazza e-ravi piantato famosissimo squadrone di fanti spagnuoli. Seguivano IO trombetti a cavallo, sei regii, e quattro della città, che con lieto garrire dei loro oricalchi svegliavano il giubilo, e il' allegria ne' cuori degli astanti che per I immenso numero sembravano essi gli abitatori d in compendiato mondo ) poscia il cocchio, a sei cavalli, di Sua Eccellenza, colla sua sedia da mano e cavallo di rispetto andavano del pari del detto Sindico. Seguivano i Trombetti di Sua Eccellenza ; appresso il Tenente delle Guardie alemanne con dodici alabardieri -, susseguiva il fiore dei Titolati, e cavalieri, che non furono in picciol nu mero, con brio e bizzarria insuperabili, portando essi, oltre alle rie-l'hissimo maniche, d' un tesoro di gemine fregiato il petto ed il cappello, conducendosi appresso più cavalli di rispetto, per dar la muta, a quelli che cavalcavano. Vi erano due Aiutanti ili Tenenti di Maestro di campo generale, e due Tenenti generali camminavano appresso, Poscia con rubboni (t) e berrettoni di velluto susseguivano i
      ( I) Meglio i nfiniti, veste signor ile usata allumila" cavalieri, dottori ec, et


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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Siudieo E-letti Vespasiano Portauova Tommaso Gucvara Nido Giovanni Battista Mimitelo Capuana Ferdinando Sanfelice Fabio Bosso Montagna Grottolelle Macedonio Porto Pietro Pavolo Mastellone Piazza Snidilo Dignità Nobili Sitidico Toledo Sua Eccellenza Compagnie Guardia Corpo Com-mendator Saraceni Ordine Gerosolimitano Largo Castel Nuovo Sua Eccellenza Sindico Trombetti Sua Eccellenza Tenente Guardie Titolati Aiutanti Tenenti Maestro Tenenti Seguivano