Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      un seguo, che non si nslengouo ili esprimersi con ogni pubblici (à, che per mettersi in possesso ili questo regno l'imperatore non ha che a farvi comparire l'arciduca; et un soggetto dei più qualificali s'è meco avanzalo a dirmi che cosi sarà certamente, et che haveranno in Napoli questo principe. In somma, é assai dilatata, et universale !Casa di Austria.
      lo non saprei come più al vivo rappreseulare all'Ecce!-lentissimo Senato il >ero stato di questa gran metropoli, che nel paragonarla al mare allora che ritiene nella superficie la faccia della più placida calma, ma fluliua, e bolle al di sotto, agitando i venti e rivolgendo sin dal proiondo le acque, e le arene. continuano qui a camminare le occor-
      renze con aspello di quiete, et di tranquillila, ina l'interno degli animi non può essere più concitalo, o commosso, maggi ire non può rimarcarsi l'animosità di tutli gli ordini contro il presente Governo, nè più propensa l'universale inciinalione a seguitare il contrario partilo di Casa di Austria, della maniera che mi honorai di rappresentare a Voslra Serenila nelle ri\erentissime mie d'oggi ottavo giorno (1). Se tale è però la disposinone della INobilta e plebe di questa popolosissima città, inolio più vehemente mi viene rappresentala la passione verso la medesima, et più ancora trasportalo l'empito degli habitanti delle provincie del regno, fomentati da' baroni che disgustatissimi de) governo degli Spagnuoli, et irritati dalle prelese palile oppressioni, lontani dalla corte, vivono in molto numero nu'proprii feudi, e terre sparse per le provincie medesime. Tra questi è caduto in osservazione particolare ii marchese del Vasto, della casa d'Avalos, orionda spaglinola, ma uaturalizzata, dopo secoli, in Regno, et che tra molli feudi conspicui possede con titolo di Marchesato la città di Pescara situala alla riva del mare, capitale dell'Abbruzzo, dove per la
      (1) Quindi il Colletta nel Libro L della sua Storia de! reame di fta-pvli posa in falso dicendo, che il popolo vi /osse indifferente.
      Vul. iV. SI


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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