Umberto Adamoli
I BANDITI DEL MARTESE
(Romanzo storico)


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     E tante altre cose confortanti disse il buon padre, con religioso patriottico fervore, mentre i soldati spagnuoli s'aggiravano attorno e guardavano attoniti i baldi giovani, dai quali erano stati sulla montagna sconfitti.
     Il Vescovo, che con manifesti segni di compiacimento tutto approvava, impartì, da ultimo, dal balcone del suo palazzo, la paterna benedizione.
     Dopo la partenza delle bande per la loro impresa, molte discussioni s'aprirono qua e là, nella città tornata tranquilla.
     Il vicario Aniello era lietissimo. La sua riputazione, dopo le tante disgrazie, rispetto alla corte di Napoli, con quella fortunata soluzione, si doveva ritenere salva. Avrebbe dipinto il rapporto da inviare al Viceré, circa la sottomissione di quelle bande, con i più favorevoli colori.

     Nel mondo, come era noto, non valeva tanto quel che si faceva, ma quanto quel che si sapeva far credere d'aver fatto.
     Anche presso la Curia s'era in festa. Il Vescovo, il Capitolo e una folla di religiosi erano andati a rendere i loro ringraziamenti, non soltanto alla Madonna, ma anche a san Berardo, alla pietà del quale, sempre manifestata per la sua città, si doveva in parte attribuire questo nuovo miracolo.



     Le bande, raggiunto con sollecita marcia il territorio di Ripattoni, si separarono, dovendo ognuna operare in settori diversi. Giulio Montecchi e i suoi uomini presero, ed è agevole capirne le ragioni, la via di Mosciano, meta, a quanto si sapeva, dei briganteschi disegni dei pirati; gli altri, la via del mare.
     L'alba già imbiancava l'oriente e le stella mattutina era già alta quando il Montecchi udì, dalla parte in cui era diretto, il rintocco lento delle campane a martello. Non camminò più la sua banda, ma corse, volò. Quando giunse udì schianti di porte, grida di donne, urli di uomini. C'era da perdere il senno. Ma il Montecchi, abituato a quei frangenti, sapeva conservare la calma, prerogativa dei forti, base di ogni buon successo. Avvolto l'abitato con i suoi, da ogni parte, in modo che nessuno ne potesse uscire inosservato, corse alla casa a lui particolarmente cara. Silenzio. Lanciò dalla porta sgangherata, su per le scale, la voce commossa, ma non ricevette risposta. La casa, messa già a sacco, era vuota. Tornò con ansia mortale ai suoi uomini, che fece nascondere, in parte, dietro le siepi, sulla via, per la quale i pirati dovevano passare per tornare al mare.


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Umberto