In commercio le sete lavorate sono di due specie, detta, l'una organzino, l'altra la trama. L'organzino è un filo molto ritorto; porta diversi nomi particolari a seconda della torsione che varia dai 250 ai 1500 giri su un metro di lunghezza; ed è formato di due fili già prima ritorti in senso inverso. La trama invece è pure formata da due o più fili, ma la torsione non è spinta che ai 100 giri sul metro; inoltre i capi componenti non sono sottoposti ad alcuna torsione, ma semplicemente accoppiati nei banchi binatoi.
L'operazione del torcere si fa nei così detti filatoi, che danno la seta in piccole matasse spesso a giri contati quali sono richieste dal commercio.
La seta prodotta nelle filande a vapore, sebbene queste segnassero un gran passo nel progresso di tale industria, non accontentava intieramente i coltivatori. Si studiò molto in questi ultimi tempi e ne seguirono diverse modificazioni nel trattamento dei bozzoli e nel sistema di filatura, recentemente introdotte in molti opifici, con grande vantaggio ed economia, essendo appoggiate all'alto principio della divisione del lavoro e a un sistema più razionale di operazioni. Invece di narrarle distesamente. sarà bene indicare i principii teorici che devono guidare ad operazioni razionali. La seta elaborata dal baco è una specie di gomma, viscosa dapprima, che prende però rapida consistenza venendo iu contatto dell'aria.
La rapidità però colla quale il baco sovrappone filo a filo, nella fabbricazione della custodia, che lo deve proteggere nella delicata sua trasformazione, è maggiore di quella seguita nell'indurimento dei fili, sicché questi rimangono fissati l'uno all'altro. Come tutte le sostanze gommose e resinose, la seta si scioglie facilmente negli alcali: e tanto più, quanto più caustico è il bagno ed elevata la temperatura. Inoltre si ammollisce e perde parte della sua tenacità colla semplice immersione nell'acqua bollente, meglio quando questa sia pura d'ogni sostanza grassa. È anche leggermente solubile nell'alcool; e si approfittò di questa proprietà per sostituirlo nella lavatura ulteriore alla soluzione di sapone, più dannosa per il maggior consumo di seta che questa produce.
|