Ad una di queste, esso funziona per una porzione da focolare, mentre il resto fa l'ufficio di condotto dei gaz prodotti dalla combustione che escono all'altro estremo e sono opportunamente raccolti per altri uffici come si dirà in seguito. A quest'uopo nell'interno è stabilita per un piccolo tratto una griglia sulla quale si bruciano piccoli pezzi di legno. Il tubo, che si può chiamare bollitore, è tutto circondato dall'acqua; non occupa però il mezzo del recipiente, sibbene è collocato alquanto su. un lato e avviluppato quasi per metà dal recipiente esterno, non esistendo fra le due superficie che una stretta intercapedine. Questo è foggiato quindi su una direttrice alquanto singolare e ciò per evitare la necessità di aumentare di troppo la quantità d'acqua contenuta nel banco.
Nel piano superiore di questo sono aperti 4 grandi fori, nei quali penetrano e si adattano ermeticamente le quattro bacinelle. Esse vengono ad immergersi nell'acqua sottoposta per la loro maggior parte e nuova acqua li riempie quasi totalmente. In tali condizioni il riscaldamento sarebbe a bagno-maria; e non avrebbe gran che di particolare. Ora l'acqua contenuta nel recipiente comune quando il banco funziona è quasi in ebullizione; il vapore che si sviluppa è abbondante e viene a raccogliersi nella parte superiore entro piccolo spazio compreso fra le due pareti della bacinella e del recipiente.
Quivi rimarrebbe imprigionato; ma dei piccoli forellini aperti vicino al lembo superiore della bacinella gli permettono uno sfogo, e insieme somministrano continuamente dell'acqua pura per la lavorazione. Altri fori posti più in basso lasciano la facoltà all'acqua accumulata nella bacinella di ritornare nel bagno; producendosi in tal modo una doppia corrente d'acqua pura alla bacinella e di sporca al bagno. La seta lavorata così ha una lucentezza particolare ed è di ottima qualità. Perchè sia tolto ogni disperdimento inutile di calore, tutto il bagno è all'esterno rivestito di assicelle che percorrono tutta la lunghezza.
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