Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
» 325 «EUqa descrizione che noveri e specifichi gli oggetti, è di tatto la meno capace a dare al lettore un'idea di composizioni cotanto sublimi, sì magnifiche per l'invenzione, sì ricche per l'esecuzione, siccome quelle del Consiglio e del. Banchetto de' Numi. Basti dire che Raffaello toccò il sommo in ogni via cui l'ingegno suo volle . correre; del pari inimitabile e sublime, o che la poesia del pennello di lui, ricreando 1' antico Olimpo, ne'riapra ancora a'nostri occhi le porte favolose, o che, segnando i cartoni ispirati dal divino estro , dispieghi a'nostri sguardi la serie dei fatti poetici del popolo eletto da Dio, o che, nuovo interprete degli<EvangeIii, ci dipinga la venuta del Messia, racconti i suoi miracoli, e gli atti degli Apostoli; come vedremo tra breve nelle composizioni di que' celebri arazzi, i quali sembrano essere pervenuti a tal punto, oltre cui solo Raffaello avrebbe potuto nuovi spazj trascorrere.
L'impossibilità in cui si trova lo scrittore di render conto delle due maggiori composizioni della Farnesina, ci farà degni di perdono se tratteniamo il lettore su di una particolarità di gusto, il modo cioè con cui Raffaello imaginò di adattarle alla volta di questa galleria senza porle, come si suol dire, a sotto in su. Di fatti sono esse rappresentate, e le figure disegnate, come se la posizione dei quadri fosse verticale. Un' ingegnosa ipotesi giustifica questo appiglio. 11 pittore ha supposto che le sue pitture fossero come tappezzerie, gli orli delle quali mostrano agli occhi, per mezzo dei chiodi cui paiono affisse, che tutto consiste in un drappo disteso, e orizzontalmente attaccato alla volla.
Tanti svariati lavori occuparono Raffaello ne' suoi ultimi anni di vita, tante cure ed occupazioni si disputa-
| |
Consiglio Numi Raffaello Olimpo Dio EvangeIii Messia Apostoli Raffaello Farnesina Raffaello Raffaello Banchetto
|