Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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(Vedi a pag. 174, nota)
Sopra un quadro attribuito a Raffaello, posseduto dal sig. Carlo Sanquirico \ ed un altro di Fra Sebastiano del Piombo, posseduto dal sig. Antonio Bozzotti, ambidue di Milano.
Al sig. Angelo Longhena ingegnere-architetto, Fiajccisco, fratello.
Ti ricordi, quando nella state passata, siamo andati assieme a visitare tutte le opere scelte di pittura, che raccoglie in sè co testa nostra patria, Brescia? Allora tu , trovandoti nella sceltissima Gallerìa Lecbi a contemplare quelle insigni dell'Albano, del Callisto, del Corregio, del Domenichino , di Gaudenzio , del Francia, di Lattanzio òambara, del Luino, del Mantegna, del Moretto , dei Palma, del Parmegianino, del Tintoretto, del Tiziano, di Paolo Veronese, e di tanti altri, che la adornano , mi richiedesti se di Raffaello , ond* io particolarmente mi occupava , non ve n' era quivi nessuna : perchè vedendo qoan-t'era l'eccellenza di quelli , ti pareva pure impossibile che le opere di questo potessero superarla di tanto, come avevi sentito ripetere più volte. Allora siamo giti alla casa del conte Tosi, e senza fermarci a rivedere que' tanti monumenti preziosi c diversi delle Arti Belle che possiede, pigliammo via direttamente al sao Redentore. Quale fosse in quell' istante la tua maraviglia , è ine* spriinibilc ; perchè , trasportato dall' entusiasmo nella contempla*
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