Il quotidiano registra infatti con gioia i cenni del risveglio culturale cittadino e partecipa attivamente a tale rinascita organizzando immediatamente un premio letterario di eco nazionale. Questa tendenza deriva dall'estrazione intellettuale e borghese dei redattori, nonchè dalla linea impressa dal direttore, che fino al 1951 è Serbandini, “comandante partigiano, laureato in lettere e soprattutto poeta". (25)
Permangono però gli obiettivi ‘classici’ della pubblicistica comunista: l’intento educativo, di orientamento politico, di elevamento culturale delle masse. Risulta invece peculiare la funzione contro-informativa, che L’Unità acquisirà dopo il 1948, con l'acuirsi delle rivendicazioni sociali e lavorative: gli studiosi parlano, a tal proposito, di "un’irrdiducibile diversità dell’Unità". (26) L’esigenza di fornire un’informazione completa o denunciare la tendenziosità della stampa filo-governativa e l’occultamento di fatti gravi nasceva a seguito del rafforzamento dei legami tra potere politico e giornali: si era ormai formato un blocco di potere compatto, che spesso sacrificava l’imparzialità della narrazione alla causa della battaglia anticomunista. Le particolari modalità con cui “L’Unità” assolveva a tale ruolo sono riconducibili alla composizione delle redazioni, formate da giornalisti intellettuali e militanti in contatto con “fonti obiettivamente alternative” alla base del partito: il movimento operaio, i contadini, i portuali.
* * *
(25)
A. Gaudenzi, A Genova gli operai non ridono, Genova, Erga ed., 1979, p. 96.
(26)
Sul punto: Cfr. Becchelloni G. -Buonanno M., Un quotidiano di partito sui generis: “L’Unità”, in
Problemi dell'informazione
, 1981, 2, pp. 219-242; A. Leiss, La difficile scommessa delL’Unità, in
Problemi dell'Informazione
, 1986, 1, pp. 25-46 (precipue pp. 25-34). Becchelloni, Buonanno, Leiss, Murialdi
hanno sottolineato la peculiarità de “LUnità", che la rende un caso unico nel panorama editoriale italiano e
internazionale, quale quotidiano di partito con diffusione e caratteristiche simili ai grandi quotidiani di informazione.
Questa originalità ha differenti matrici, che non si riducono solo al legame con un partito di massa quale il PCI
italiano -il più grande partito comunista d'occidente, fortemente radicato nel territorio -ma anche al "prodotto
dell'interazione tra uomini portatori dell'ideologia marx-leninista e uomini portatori di culture regionali
italiane" (Ibidem, p. 224) e dal rapporto tra i singoli attivisti e la forte organizzazione del partito.
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