Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


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     Certo, a volte i fatti di costume e di cronaca sono accompagnati da indubbie ingenuità, dovute al filtro dell'ideologia di partito, o sono interpretati in chiave populista o moralista. (52)

     Riprendendo una narrazione cronologica, un anno chiave per il Partito, così come per la redazione, sarà il 1948: quando Tortorella torna a Genova, dopo esser stato per un periodo caporedattore all'edizione di Milano, i tempi sono già cambiati e l'entusiasmo iniziale si è affievolito: "Il '48 segnò una rottura(...) Noi avevamo vinto, credevamo di aver vinto nel '45. Fu la fine dell'illusione del post-Liberazione". (53)
     La sconfitta alle elezioni politiche relega il Partito in un ruolo difensivo: diventa prioritaria la campagna in difesa della pace, che sempre più si identifica con la lotta contro il nemico americano, la sua politica e la sua cultura; la stampa deve perciò adeguarsi all'emergenza e trasformarsi in uno strumento di 'resistenza':

“Per non disperdere il patrimonio di voti, per mantenere attiva, vigile e motivata la base, creando nel partito una forte opposizione, l’organo del partito, che è l’unico mezzo veramente efficace di propaganda, viene trasformato in uno dei simboli della nuova resistenza (...) ma finchè l’aumento delle vendite non sia solo conseguenza di un dovere, ma di un ‘bisogno’ spontaneamente sentito, occorre accentuare il carattere popolare del giornale, e questo significa, in periodo in cui esso è formato di sole quattro pagine (...) precedenza alle notizie “amene” piuttosto che a quelle “istruttive”. (54)

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(52) Racconta Gaudenzi : "La cronaca nera fu affidata a Rava, e all'inizio consisteva in un pastoncino di tutte le notizie, accompagnate da commenti moralistici e anche battute scherzose (...) le notizie sui furti spesso lasciavano trapelare una aperta simpatia verso i ladri, visti come poveracci che (...) dovevano arrangiarsi" A. Gaudenzi, A Genova gli operai non ridono, cit., p. 101. (Cfr. anche: Paolozzi-Leiss, Voci dal quotidiano, cit., p. 19 e ilManuale del corrispondente dell’Unità, in appendice, nella parte relativa alla trattazione della cronaca.

(53) Intervista ad A. Tortorella, in Paolozzi-Leiss, Voci dal quotidiano, cit., p. 63.

(54) Bario B., L’edizione genovese de “L’Unità”, cit., p. 78.