Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


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     Al di là dei “galli ribelli per amore”, (126) la cultura cattolica ufficiale si esprime nel quotidiano “Il Nuovo cittadino” e successivamente nella rivista ”Didascaleion”, promossa dallo stesso Siri e diretta da Luigi Adrianopoli: compare nel primi anni Cinquanta e diffonde organicamente la cultura e la morale cattoliche, promuovendo addirittura cicli di conferenze e corsi di formazione professionale per la classe dirigente.
     Nel secondo dopoguerra il Partito Comunista cerca di 'sdoganare' i prodotti della cultura popolare, soprattutto quelli originati da tradizioni italiane o regionali, in un tentativo di estensione della fruizione artistica e letteraria ai ceti sociali più umili. Mentre il giornalismo culturale è da sempre un luogo per il "confronto, le discussioni, i sassi nello stagno, le provocazioni", i suoi tentativi di produrre un "contatto tra cultura e società, tra cultura e politica" (127)si sono spesso rivelati fallimentari: numerose riviste culturali, faticando a trovare lettori, hanno dovuto chiudere le pubblicazioni o rinchiudersi in un progetto elitario. Diverso il discorso per "L’Unità", in particolare le sue pagine culturali:

"Sono molto evidenti le sue oscillazioni tra tendenze populistiche e controtendenze elitarie, si oscilla tra tentativi di contestare e liberarsi dalla cultura castale, dai vizi dell'accademismo attraverso la concezione di spazi alla moda, alle rubriche femminili, ai fumetti prima degli altri quotidiani, naturalmente al cinema, e anche ai racconti o ai romanzi a puntate. Il punto è sempre il solito: allargare verso il basso l'area di fruizione della cultura". (128)

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(126) Ibidem, p. 69.

(127) Zanchini G., Il giornalismo culturale, Roma, Carocci ed., 2009, p. 25.

(128) Ibidem.