Il Manuale del corrispondente dell’Unità viene presentato nel 1952 e scaturisce da questa esigenza formativa, a cui il PCI orientava, nel medesimo periodo, anche i numerosi corsi di approfondimento storico-politico ed economico organizzati nelle federazioni o per corrispondenza. Il “Manuale” è redatto a cura dell' “Associazione Nazionale Amici dell’ Unità”, che si occupa della diffusione del quotidiano, ed è pubblicato nel 1954. Adamoli ne conservò una copia, che ora è consultabile al Centro Ligure di Storia Sociale, nella sezione del fondo dedicata a “L’Unità”. (2) Si tratta di un opuscolo maneggevole, costituito da 76 pagine e completato da una parte libera, che dovrebbe fungere da agenda, in cui mano-scrivere indirizzi utili e numeri di telefono: si presume quindi che il redattore lo dovesse sempre portare con sé.
Il Manuale è diviso in sei parti: l'introduzione (Prima parte) è interamente dedicata a delineare il ruolo del corrispondente, sottolineare la gravità del suo compito e la responsabilità da esso discendente. La seconda e la terza parte rappresentano il corpus del manuale e forniscono esaurienti indicazioni tecniche e direttive politiche necessarie al corrispondente comunale (Seconda parte) e al corrispondente della redazione provinciale (Terza parte). La Quarta parte è rivolta all'analisi del prodotto-giornale e del lavoro redazionale e sottolinea la necessità di una completa e aggiornata informazione del redattore, per cui è fondamentale dedicare parte della propria giornata allo studio degli “articoli di particolare importanza” dei principali quotidiani e alla loro archiviazione. Nella Quinta parte è proposta una breve disamina della recente legge sulla stampa, (3) con particolare attenzione ai limiti al diritto di cronaca imposti al redattore. Infine, troviamo una raccolta di “esempi pratici”, cioè stralci di articoli redatti in maniera non corretta con le relative annotazioni.
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(2)
Manuale del corrispondente dell’Unità, redatto a cura dell’Associazione nazionale Amici delL’Unità,
Roma, 1952. Consultabile presso il CLSS, Fondo Adamoli, cartella 5 bis, busta 9 “L’Unità quotidiano”.
(3)
La legge sulla stampa a cui si fa riferimento nel testo è la L. 48/1947: offre per la prima volta un “paradigma di
principi che regolamentano l'azienda editoriale nonché tutti gli aspetti formali ad essa legata” e tra gli altri
individua i limiti “che si deve porre la stampa nei confronti dei minori e dei contenuti delle pubblicazioni e infine i
processi di repressione dei reati commessi a mezzo stampa” (R. Bianco, Diritto delle comunicazioni di
massa, Roma-Bari, Ed. Laterza, 2007, pp. 5-6).
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