Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


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     L’informazione è declinata nel senso dell’orientamento delle masse, ma anche di difesa dei cittadini - per cui il partito e i suoi rappresentanti devono configurarsi come un punto di riferimento fermo - e di critica degli squilibri esistenti a livello locale, da inquadrarsi nel contesto politico del Paese e internazionale.
     Si può ora passare alla trattazione sintetica del Manuale del corrispondente dell’Unità, operando una suddivisione dei precetti esposti in direttive politico-organizzative (che si rivolgono al corrispondente come ‘dirigente locale’) e direttive tecniche.

3.1 Direttive politiche per il corrispondente: rappresentanza del partito,
unitarietà del messaggio politico, denuncia degli squilibri sociali

     Come premesso, il buon corrispondente non deve tralasciare alcun problema della comunità in cui lavora e a cui, quindi, dà voce: è suo dovere “evitare di incorrere nel grave errore di trattare soltanto i problemi più urgenti, o quelli delle categorie più numerose e più combattive” e questo è tanto più importante nel caso della cronaca che “deve essere lo specchio della vita del comune”. (6) Pertanto la sezione sulla cronaca è quella trattata con maggiore ampiezza e ad essa si collegano gli esempi pratici esposti nelle pagine finali del manuale; è suddivisa in quattro paragrafi, che si occupano dei diversi tipi di cronaca, in ordine decrescente di importanza: politica, sindacale, bianca e giudiziaria. Seguono le indicazioni tecniche per il giornalista (corrispondente comunale, nella seconda parte, provinciale nella terza) relativamente agli aspetti: organizzazione del lavoro; raccolta delle notizie; corretta stesura delle corrispondenze e conduzione delle campagne; efficace trasmissione delle notizie; diffusione del quotidiano.

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(6) Ibidem, p. 10.