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Innanzitutto, la trattazione della cronaca deve essere informata ad alcuni criteri generali. Il primo è relativo al target del quotidiano: “L’Unità” è destinata in primo luogo all'elettore comunista, che disorientato cerca la guida del partito nella propria quotidianità; in secondo luogo si rivolge all'elettorato potenziale del “partito nuovo”, “le grandi masse popolari italiane” per le quali "in ogni campo noi dobbiamo sottolineare l'azione che il partito svolge, l'indicazione che il partito ha dato, contrapponendola all'azione e alle direttive degli altri partiti". (7) Le differenze tra l'azione dei comunisti e quella degli altri partiti devono emergere attraverso una serena e oggettiva descrizione della realtà e la denuncia appassionata, ma condotta senza isterismi o insulti: la “verità” deve emergere dai fatti, e nel confronto con gli altri partiti è infatti inutile e dannoso “seppellire l'avversario sotto un cumulo di frasi grosse”. “E' un grave errore pensare che ogni uomo che non è comunista è un nemico irreducibile, col quale non c'è niente da fare. La stragrande maggioranza dei non comunisti, tutti gli uomini semplici non comunisti, sono persone incerte, quasi sempre ingannate. Noi possiamo sempre persuaderli e portarli a noi, e il giornale è uno degli strumenti fondamentali a questo scopo”. (8)
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