Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


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"l'articolo deve avere il linguaggio delle cose e dei fatti e far scaturire il commento da essi", perchè "la vera forza polemica sta (...) nel saper portare argomenti seri ed incontrovertibili che spostano la bilancia della verità dei fatti dalla nostra parte, interessando tutti i lavoratori". (90)

     E' dannoso inoltre l'uso di un linguaggio autoreferenziale: l'obiettivo è condurre una sistematica propaganda per estendere l'influenza del partito dentro e fuori la fabbrica.

"I nostri giornali, compresi i giornali di fabbrica, devono avere un carattere di informazione e un contenuto di lotta. Bisogna cioè saper dare la notizia e allo stesso tempo il commento, l'orientamento. Se noi facciamo un giornale solo di parole d'ordine e di punti esclamativi, esso sarà accettabile solo per un certo numero di attivisti, mentre noi vogliamo dare un giornale che possa esser letto da tutti i lavoratori". (91)

     Si tratta pertanto di un lavoro militante.
     La lezione prosegue con elementari insegnamenti sulla redazione della notizia, che deve esser scritta partendo dal fatto principale, sviluppato rispondendo ai cinque interrogativi essenziali a raggiungere la completezza (le cosiddette "cinque w"). I titoli dovranno rispondere ai due requisiti di chiarezza e vivacità, per invitare alla lettura dell'articolo completo: un buon titolo è "comprensibile, sintetico, attraente". (92)

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(90) Ibidem, p. 14.

(91) Ibidem.

(92) Ibidem, p. 17.