Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


Pagina 103 di 156       

%


     E' indicata inoltre un'impaginazione fissa e lo stesso vale per il taglio delle pagine -che deve risultare equilibrato, mantenendo una "proporzione armonica" tra le sezioni di cui è composta - e i caratteri utilizzati per la titolazione e le rubriche fisse: la pagina avrà così "una precisa architettura che la caratterizzi" e che le doni "un senso di razionalità e chiarezza". Ciò rende più semplice al lettore comprendere e assimilare la fisionomia del giornale e gli favorisce "un'abitudine culturale", che lo legherà ad esso. Per lo stesso motivo bisogna manterere rubriche fisse, settimana per settimana, e alcune devono essere radicate nella vita di fabbrica: ad esempio "un corsivo dal titolo fisso caratteristico ricavato da un termine "di fabbrica", piuttosto che una rubrica di "corrispondenza con i lettori alla quale dare largo spazio", o anche "servizi di reparto che siano scritti in modo vivace, che parlino dei singoli lavoratori e delleloro fatiche, anche dei loro problemi personali, in modo che un reparto sia qualcosa di vivo, una piccola società" e "una rubrica umoristica dal vero”, che cioè raccolga spunti e battute dei lavoratori.
     Questi suggerimenti si rifanno tutti al carattere pedagogico del giornale: l'obiettivo è educare il lettore a scegliere i temi di proprio interesse e orientarlo nella loro interpretazione; per riuscire a penetrare il suo particolare pubblico bisognerà tener conto della sua esigenza di "particolare serietà e precisione" e adattarsi quindi al linguaggio e ai gusti del target cui si rivolge.