Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Il saggio dello sconto ufficiale ha un altro effetto sul mercato monetario, di determinare cioè il prezzo della moneta. Nel vari saggi dello sconto, questo oscillò infetti da 4,50% al 6%, in confronto del 2 e del 3% dello stesso periodo dell'anno procedente. Ciò servì ad ostacolare la speculazione. Risulta quindi il secondo scopo più importante. Evitare la speculazione per un eccesso di credito, per timore sopratutto che la speculazione si riversasse a finanziare le piccole aziende commerciali, la compera cioè di prodotti commestibili e potesse così provocare un rialzo dei prezzi al minuto, che poteva essere origine di nuovo scompiglio monetario. Questo secondo scopo ne include quindi un terzo, controllo dei prezzi - sopra tutto al minuto - per evitare che salissero eccessivamente.

     Con l'abbandono del Gold Standard la Banca non fu più tenuta a vendere e a comperare oro a prezzo fissato. Quindi teoricamente la riserva aurea avrebbe potuto rimanere quale ere il 21 settembre 1931. Cosi non fu e i dati segnano i movimenti settimanali negli ultimi mesi del 1931.
     Oro in cassa della Banca d'Inghilterra, in milioni di Lst.:

     Dal 23 settembre al 28 ottobre I dati segnano poche variazioni, in senso di un leggero aumento, dovuto in gran parte all'invio di oro dalle Banche interne alla Banca Centrale. Così dal 4 novembre fino al 1932 la riserva aurea rimane quasi stazionaria.
     Ma nella settimana 28 ottobre - 4 novembre 1931, si nota una forte diminuzione, da Lst. 136.9 milioni a Lst. 121.9 milioni, cioè di Lst. 15 milioni.