La politica deflazionista della Banca, appena sospeso il Gold Standard, diminuì d'intensità subito dopo, per dar luogo ad una politica di espansione del credito, perché il rialzo del prezzi non si verificò forte, come si era temuto. Anzi, dopo un lieve naturale aumento, l'indice del prezzi tornò a riabbassarsi.
Le cause di questo andamento dei prezzi non possono certo attribuirsi solo alla politica della Banca d'Inghilterra, ma ad un complesso di fattori più importanti.
Prima di tutto bisogna tener presente che una svalutazione della moneta non si riversa subito in un rialzo di prezzi, e anche teoricamente ad una svalutazione del 20% per esempio non corrisponderà che un rialzo dei prezzi del 6 o del 7%.
Alcuni prodotti a prezzo internazionale e importati seguono molto da vicino il corso della sterlina (oro, e in genere i metalli importati e le materie prime), altri invece hanno una certa indipendenza dal valore della moneta.
Bisogna poi tener conto di un fattore importantissimo, certo il più. importante nella storia della sterlina dopo l'abbandono del Gold Standard.
Assieme all'Inghilterra uscirono dalla parità aurea moltissimi paesi e precisamente quelli che avevano maggiori rapporti commerciali. Molti legarono del tutto la loro moneta alle sorti della sterlina, altri quotarono la sterlina molto alta.
Abbandonarono quasi subito la parità la Danimarca, la Svezia, la Norvegia, la Rodesia, la Columbia, la Grecia.
Legarono la loro moneta alla sterlina il Portogallo, l'Australia, il Cile.
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